BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva): tutto quel che c’è da sapere sulla malattia
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“Una tosse incessante con una fastidiosa produzione di muco, ma anche una costante sensazione di affanno e frequenti episodi di infezione ai bronchi”. Intervenuta ai microfoni di Radio Kiss Kiss per il consueto appuntamento con le Pillole di Salute volute dal network editoriale PreSa, la dottoressa Giulia Scioscia (specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e ricercatrice presso l’Università di Foggia) spiega che sono questi i campanelli d’allarme della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). (Radio Kiss Kiss)
Se ne è parlato anche su altri media
Ma finalmente abbiamo una buona, anzi ottima notizia scientifica per tutti quelli che convivono con i sintomi dell'ostruzione repiratoria. Il respiro è vita, non è uno slogan. (Io Donna)
Come riconoscere la Bronchite Cronica Sintomi della Bronchite Cronica (Microbiologia Italia)
Si tratta di una delle principali cause di morte nel mondo, eppure di questa paricolare patologia non si parla ancora abbastanza: è la broncopneumopatia cronica ostruttiva, conosciuta anche come Bpco. Questa malattia si trova al terzo posto come causa di decessi, dopo le patologie cardiovascolari e i tumori. (il Giornale)
È la terza causa di morte nel mondo dopo le malattie cardiovascolari e i tumori, ma tanti non ne conoscono neppure il nome: la broncopneumopatia cronica ostruttiva, o Bpco, è un killer molto pericoloso ma altrettanto sottovalutato, visto che quasi una persona su due non sa neppure che si tratta di una malattia dell’apparato respiratorio. (Corriere della Sera)
Secondo i dati più recenti forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità, se nel 1990 questa malattia era la sesta causa di morte nel mondo, oggi ha raggiunto la quarta posizione e in Europa è addirittura terza. (Corriere della Sera)
Il dato arriva dall’ International Respiratory Coalition, un’alleanza che coinvolge 54 Paesi europei, tra cui l’Italia. Questa condizione clinica influisce profondamente sulla qualità della vita, “rubando” circa 480mila anni di vita in salute e collocando l’Italia al secondo posto in Europa per impatto negativo, subito dopo la Germania. (Ok Salute e Benessere)