In Siria tra droni e blindati: «Gli israeliani? Come padroni»
Segni chiari di cingoli di carri armati incisi sull’asfalto scuro, hanno sfondato i marciapiedi e le aiuole fiorite, ritirandosi poi i soldati si sono accaniti contro i pali della luce: adesso sono tubi di ferro gettati a terra e utilizzati come barricate per bloccare il traffico sulla strada. Sono segni freschi, di non più di tre giorni fa. «I militari israeliani entrano ed escono dalle nostre terre a piacimento. (Corriere della Sera)
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A dare la notizia è l’ufficio stampa del primo ministro israeliano, che ha comunicato che l’esecutivo ha approvato all’unanimità quello che definisce un piano per lo «sviluppo demografico» del territorio occupato dal 1967: esso prevede l’installazione di nuove infrastrutture energetiche, e l’implementazione di servizi educativi e residenziali da portare avanti nell’area del Golan già dotata di insediamenti. (L'INDIPENDENTE)
Nella notte la Siria ha vissuto un nuovo attacco aereo di grande intensità. Secondo quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), i raid israeliani hanno colpito siti militari nella regione costiera di Tartus, un attacco che è stato descritto come il più grave degli ultimi 12 anni. (Ultima Voce)
Dopo la caduta del regime siriano di Bashar al-Assad, le truppe di Israele – su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu – avevano occupato le alture del Golan. Territori da cui “non ce ne andremo più” aveva promesso il leader di Tel Aviv, sconfessando l’esercito dello Stato ebraico che aveva parlato di una manovra difensiva e temporanea. (LA NOTIZIA)
In un nuovo raid israeliano contro le infrastrutture militari dell’esercito del deposto regime di Assad, l’Idf ha colpito depositi di missili. Una violenta esplosione si è verificata domenica sera nella città portuale di Tartus in Siria (B-Lab Live!)
Ore 16 – Israele ha aperto il fuoco durante una manifestazione di protesta organizzata dagli abitanti siriani di un villaggio delle zone occupate, ferendo un dimostrante. L’episodio è avvenuto a Maariyah, dove Tel Aviv ha occupato una postazione militare utilizzata dall’esercito siriano prima della caduta di Assad. (Pagine Esteri)
Quattro di loro sono stati arrestati dalle Israel Defense Forces. “Si tratta di un incidente grave che ora è sotto indagine – ha confermato il portavoce dell’esercito, che in un primo momento aveva negato l’accaduto -. (Il Fatto Quotidiano)