Il caso Luigi Mangione sta risvegliando la coscienza di classe degli americani?

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Artribune SALUTE

Il 4 dicembre 2024 un uomo spara al CEO della compagnia di assicurazioni sanitarie UnitedHealthcare, il 50enne Brian Thompson, mentre entra in un albergo a Manhattan. L’attacco accade “in broad daylight“, in pieno giorno: queste tre parole rimbalzano all’impazzata da un canale all’altro, da un social all’altro, mentre parte la caccia all’uomo. Thompson muore, l’uomo sparisce su una e-bike, e Internet esplode in un giubilo di gioia. (Artribune)

Ne parlano anche altri giornali

Si tratta del primo riscontro forense che collegherebbe il 26enne alla scena del crimine Il primo riscontro forense (LAPRESSE)

Di Lorenzo Rossi (Famiglia Cristiana)

Ma prima di essere trascinato all'interno dell'edificio si è rivolto ai giornalisti, arrabbiato, e ha urlato che le accuse contro di lui sono «un insulto all'intelligenza del popolo americano». (leggo.it)

Non sono solo i commenti sui social che giustificano, quando non celebrano, l’assassinio, ora ci sono anche le donazioni a favore di Mangione che hanno cominciato ad affluire su conti dedicati. Il giovane statunitense Luigi Mangione è stato ormai ufficialmente accusato dell’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato del colosso delle assicurazioni mediche UnitedHealthcare (Il Fatto Quotidiano)

Certo, fa impressione che Luigi Mangione, l’assassino di un magnate delle assicurazioni compiuto con una pistola fatta in casa con il 3D, sia diventato un eroe glorificato sui social, osannato su magliette, tazze, cappellini. (L'HuffPost)

La sua storia ha portato all’attenzione della cronaca una patologia, la spondilolistesi, di cui Mangione soffre fin da bambino e che riguarda un’anomalia della colonna vertebrale. Nel suo caso, la situazione era peggiorata dopo un incidente in surf. (Il Fatto Quotidiano)