Bella Ciao in Parlamento Europeo, La Protesta Contro Orban

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ESTERI

Durante una recente sessione plenaria del Parlamento Europeo, un gruppo di eurodeputati ha inscenato una protesta cantando "Bella Ciao", l'inno della Resistenza italiana, mentre il primo ministro ungherese Viktor Orban si rivolgeva all'Assemblea. L'iniziativa, promossa da Ilaria Salis, Carola Rackete e Mimmo Lucano del gruppo The Left, ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni deputati dei Verdi e dei Socialisti&Democratici che hanno appoggiato l'azione.

Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera e figura storica della sinistra comunista italiana, ha espresso il suo disappunto per l'iniziativa durante un'intervista a Tagadà su La7. Pur rispettando le ragioni dei promotori, Bertinotti ha dichiarato che non condivide il metodo scelto per manifestare il dissenso contro Orban. La protesta, infatti, ha diviso l'opinione pubblica e ha sollevato interrogativi sull'efficacia di tali azioni simboliche nel contesto politico europeo.

Il momento clou della protesta si è verificato quando Ilaria Salis, deputata di AVS, ha concluso il suo intervento con un appello all'Europa affinché rifiuti di collaborare con il regime di Orban. La scena, con Orban visibilmente nervoso e intento a prendere appunti, ha catturato l'attenzione dei media e ha alimentato il dibattito sulla situazione dei diritti umani in Ungheria.

La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha definito "sgradevole e fuori luogo" il commento di alcuni deputati che hanno intonato "Bella Ciao" durante la sessione.