L'operazione di terra è (ormai) inevitabile: estesa a tutto il Libano e chiusa entro ottobre

L'operazione di terra è (ormai) inevitabile: estesa a tutto il Libano e chiusa entro ottobre
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ESTERI

Per capire quale sarà il prossimo passo d'Israele e perché un'operazione di terra in Libano sia inevitabile bisogna partire da un dato di fatto. L'eliminazione di Hassan Nasrallah non era il fine, ma il mezzo della strategia israeliana. Un mezzo diventato imprescindibile per tre motivi. Il primo era l'imperdibile opportunità offerta dalla scoperta del bunker utilizzato dal Segretario Generale in quel di Beirut (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Le incursioni di questi mesi sarebbero servite a Tel Aviv per preparare un'invasione di terra (il Giornale)

Hezbollah cerca il suo nuovo leader. Dopo la morte di Hassan Nasrallah, la persona indicata come il suo successore dovrebbe essere il cugino, Hashem Safieddine, tra i capi del ramo politico di Hezbollah. (Virgilio Notizie)

Il Consiglio della Shura di Hezbollah, l'organismo decisionale centrale del gruppo sciita libanese, ha scelto Hashem Safieddine per sostituire Hassan Nasrallah come leader di Hezbollah. Lo scrive Haaretz e Al Arabya. (Sky Tg24 )

Olmert: “Invadere il Libano non fermerà i razzi su Israele, Netanyahu fa un errore di proporzioni storiche”

Con la conferma di Hezbollah la morte di Hassan Nasrallah – rimasto ucciso nel raid israeliano su Beirut – diventa un punto fermo da cui ripartire. (Secolo d'Italia)

Obiettivo: un gruppo sunnita alleato di Hamas. Intanto Israele intensifica gli attacchi su Beirut: nella notte, per la prima volta è stato colpito il centro della città. (la Repubblica)

Questa frase merita una pausa e una riflessione, perché a pronunciarla è un signore che oggi compie 78 anni e che, nei suoi tre anni da premier dello Stato ebraico, ha invaso il Libano e ordinato decine di operazioni alla James Bond. (la Repubblica)