A Frosinone si toglie la vita in carcere un detenuto di 21 anni, il drammatico racconto degli agenti penitenziari

Solo ieri avevamo raccontato del 47esimo suicidio in carcere, oggi il bilancio è ancora più tragico. A comunicarlo è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. «Aveva solo 21 anni, nato in Italia di seconda generazione, ha messo fine alla sua brevissima vita ieri pomeriggio, poco prima delle 15.00, nella sua cella dov'era detenuto nel carcere di Frosinone inalando gas dalla bomboletta di campeggio. (Il Dubbio)

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Un detenuto del carcere di Frosinone è stato trovato morto in cella. La denuncia del sindacato autonomo di polizia penitenziaria che continua ed evidenziare una situazione «allarmante all'interno dei penitenziari». (ciociariaoggi.it)

Suicidio nel carcere di Frosinone, dove un detenuto di appena 21 anni si è tolto la vita inalando il gas di una bomboletta per il fornello da campeggio. La notizia - resa nota dal sindacato Uilpa - ha trovato conferma. (ilmessaggero.it)

Da una bomboletta da campeggio. Il giovane aveva solo 21 anni, era italiano ed era stato sottoposto più volte a TSO. Detenuti di questo genere, secondo la Fns Cisl Lazio “non devono stare in carcere ma in strutture ospedaliere idonee, curati non certo vigilati a vista dalla Polizia Penitenziaria (Frosinone Web)

49 suicidi in carcere dall'inizio dell'anno. Ecco come è andata la maratona oratoria a Marsala. I video

Video suggerito A cura di Alessia Rabbai (Fanpage.it)

“Egiziano 47 anni non ancora compiuti, nel 2025 avrebbe finito di scontare la pena infittagli per immigrazione clandestina, invece ha deciso di porre fine alla sua esistenza impiccandosi con la cintura nella sua cella del carcere genovese di Marassi. (Il Fatto Quotidiano)

Anche il procuratore Fernando Asaro è intervenuto all’iniziativa della Camera penale di Marsala sul tema dei suicidi in carcere, arrivati a 49 dall’inizio dell’anno. “Si ha civiltà giuridica, in uno Stato democratico, in presenza di alcuni capisaldi – ha detto il magistrato – e cioè un’avvocatura forte, autorevole, che svolge la propria attività a tutela di ogni diritto, una magistratura autonoma e indipendente, capace cioè di sottostare soltanto ai principi di legge e non ad altri centri di potere. (Tp24)