Nella Striscia alle bombe si aggiungono le inondazioni

Negli ultimi due giorni migliaia di tende di famiglie palestinesi sfollate a causa dell’offensiva israeliana contro Gaza sono state spazzate via dal mare agitato, dalle piogge torrenziali e dal vento. Gli accampamenti di tende fatte di stoffa e plastica di Mawasi (Khan Yunis) sono allagati. Gli sfollati avevano scavato dei canaletti per far defluire l’acqua lontano dalle tende, ma non è servito ad evitare la nuova catastrofe. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il VIDEO CORRIERE in alto. Il maltempo ha causato grossi problemi tra il 24 ed il 26 novembre agli sfollati di Gaza, dove forti piogge e temperature basse stanno rendendo inabitabili tende e altri rifugi temporanei. (iLMeteo.it)

I funzionari palestinesi hanno detto che l'81% delle 135.000 tende è inadatto a ospitare un riparo e hanno incolpato Israele di aver impedito l'ingresso di altre tende necessarie. Il freddo in anticipo e il maltempo con temperature basse e forti piogge hanno distrutto tantissime tende, molte di fatto inabitabili. (la Repubblica)

È l’allarme lanciato oggi da OXFAM, mentre non sembra avere fine la catastrofe umanitaria che investe tra 50 e 75 mila persone rimaste intrapppolate nella parte settentrionale di Gaza senza cibo, acqua ed energia elettrica. (la Repubblica)

"Nel nord della Striscia sono intrappolati senza cibo, moriranno". Oxfam: "Da 50 giorni Israele blocca gli aiuti, è pulizia etnica"

A causa delle forti piogge che da giorni stanno colpendo Gaza, circa 235.000 minori si trovano ad affrontare un rischio crescente di malattie. (Save the Children Italia)

Reportage dalla striscia di Gaza dove gli aiuti non arrivano quasi più oppure vengono saccheggiati. Israele blocca i convogli e i pochi generi alimentari che si trovano hanno prezzi altissimi: 100 euro per un sacco di farina. (il manifesto)

“Tra 50mila e 75 mila persone sono intrappolate a Gaza Nord, senza cibo, acqua, energia elettrica. I bambini stanno morendo di fame e ogni tentativo di portare aiuti viene bloccato dalle autorità israeliane”. (Il Fatto Quotidiano)