Buongiorno dalla Borsa 3 ottobre 2024

Dow Jones Nasdaq 100 Francoforte Londra Parigi automotive Stellantis A New York, ilè sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 42.196,52 punti; sulla stessa linea, incolore il, che archivia la seduta a 19.802,58 punti, sui livelli della vigilia.Ottima performance per Tokyo (+1,97%), che archivia la giornata a 38.552,1 punti. La Borsa cinese invece è ancora chiusa per la Festa Nazionale.Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia, che si muovono sulla parità, senza una direzione definita. (LA STAMPA Finanza)

Su altri media

Milano cede lo 0,5% nel Ftse Mib, Parigi lo 0,72%, Francoforte lo 0,5%, Amsterdam lo 0,4% mentre Madrid è piatta e Londra si conferma in controtendenza (+0,3%) (qui i listini in tempo reale). Borse europee deboli in avvio di giornata, con gli occhi sempre puntatisull'evoluzione della situazione in Medio Oriente e il quadro macro. (Corriere della Sera)

I principali indici azionari statunitensi hanno registrato progressi minimi. Avvio positivo, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,13%) e per il FTSE Italia Star (+0,01%). (SoldiOnline.it)

Dopo Hong Kong (-1,48%) cade anche l’Europa. Sono tutte in rosso le Borse europee zavorrate dai timori di un’escalation in Medio Oriente dopo i nuovi attacchi in Libano e l’annuncio di Israele che prepara nuovi attacchi in Iran. (FIRSTonline)

Petrolio, il rischio geopolitico rimette in tensione il mercato (Il Sole24Ore)

Le Borse europee continuano a rallentare, tra i rischi di un'escalation in Medio Oriente e le preoccupazioni degli investitori per un possibile rallentamento della crescita economica, soprattutto alla luce degli ultimi dati sull'attività manifatturiera e dei servizi. (QuiFinanza)

Secondo quanto riportato da Sissi Bellomo per Il Sole24Ore, l'allarme geopolitico sta facendo risalire i prezzi del petrolio. L'escalation in Medio Oriente ha avuto invece un impatto più limitato su altri asset e persino sull’oro. (SoldiOnline.it)

Le milizie israeliane stanno mettendo a punto gli obiettivi sensibili, anche se la Casa Bianca ha chiarito che non supporterà alcun attacco su obiettivi nucleari.Frattanto, il prezzo del Brent del Mare del Nord guadagna poco meno del 2% a 75,34 dollari al barile, mentre il WTI (light crude statunitense) segna un progresso più ampio del 2,12% a 71,58 dollari al barile. (LA STAMPA Finanza)