Nelle postazioni ucraine «Roma» e «Milano», dove i cannoni italiani proteggono Kharkiv

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I due cannoni stanno a poche centinaia di metri l’uno dall’altro in buche scavate nel folto della vegetazione coperte da teli mimetici e rami. Il camuffamento ricopre anche le canne puntate verso il cielo. I soldati della Tredicesima brigata di fanteria meccanizzata hanno battezzato le due postazioni «Roma» e «Milano». «In onore del governo italiano, che ci ha fatto avere i cannoni in tempo utile per fermare l’offensiva russa verso Kharkiv», dice il comandante, un 36enne originario di Dnipro, che rivela solo il suo nome di guerra, «Shtick»: significa baionetta sia in ucraino che in russo. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

La posizione di Lyptsi si chiama ‘Roma’ – poco distante ce n’è un’altra denominata ‘Milano’ – perché gli artiglieri usano un cannone Oto Melara fornito dagli italiani. L’inviato in Ucraina, Lorenzo Cremonesi, con gli artiglieri della 13esima brigata nella zona di Lyptsi, nel settore nord di Kharkiv, a 6km dalle linee russe. (Corriere TV)

Soldati ucraini in Italia addestrati dall'esercito alle porte di Roma

Il ministero della difesa non ha voluto commentare, ma è noto che esiste un protocollo di intesa che permette alle nostre forze armate di ospitare i militari ucraini per missioni di addestramento ai protocolli di combattimento Nato. (Today.it)