Lacrime e commozione per l’ultimo saluto a Carla Fracci: “Ricordatemi con un sorriso”
Un applauso a Carla Fracci è stato fatto alla fine del brano eseguito dopo l’omelia del suo funerale nella chiesa di San Marco a Milano.
In chiesa tanti colleghi di lavoro di Carla Fracci, ex ballerini, come Bruno Bescovo, e le nuove stelle tra cui Roberto Bolle, Martina Arduino e Nicoletta Manni.
“La morte di Carla Fracci – ha osservato – è un’emozione che percorre tutta la città e che suscita echi in tutto il mondo. (Il Riformista)
La notizia riportata su altri media
Alla cerimonia tanti colleghi della regina della danza: Nicoletta Manni, prima ballerina della Scala, Roberto Bolle, Nicoletta Arduino. "Abbiate cura della danza, che salverà il mondo”, ha detto il marito Beppe Menegatti, in chiesa insieme al figlio Francesco con la sua famiglia (L'Unione Sarda.it)
Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualità. Valori e qualità che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. (Corriere della Sera)
Sono le parole della sorella Marisa, rotte dal pianto dopo i funerali dell’artista scomparsa giovedì 27 maggio a 84 anni dopo una lunga lotta contro un tumore. In occasione dei funerali il sindaco aveva proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio e di partecipazione dell'intera comunità milanese per la scomparsa della Fracci. (AGI - Agenzia Italia)
Ultimo addio a Carla Fracci a Milano. Al termine della cerimonia, l’uscita del feretro è stata accompagnata da un lungo applauso e dalle note della Traviata (Il Messaggero)
Oggi è stato inoltre dichiarato lutto cittadino: a Milano in tutti gli edifici pubblici la bandiera civica è a mezz'asta. In quella giornata erano presenti sia il sindaco di Milano Beppe Sala che il presidente di Regione Attilio Fontana che l'assessore alla cultura di Palazzo Marino, Filippo del Corno (Fanpage.it)
(fotogramma). Il ricordo di Carla Fracci, il figlio Francesco Menegatti: "Amava questa città e le sue radici ed era una mamma generosa" di Teresa Monestiroli. (La Repubblica)