Scholz determinato a ricandidarsi, ma il partito si spacca

Il viaggio di ritorno di Olaf Scholz dal G20 di Rio de Janeiro sarà sicuramente accompagnato da non poche turbolenze. Turbolenze politiche, che crescono tra i vertici del partito socialdemocratico tedesco, divisi sul candidato da proporre per la corsa alla cancelleria. Un’eventuale decisione ufficiale sulla candidatura di Scholz era attesa per la fine del mese, ma potrebbe essere anticipata per porre fine alle crescenti tensioni che rischiano di danneggiare ulteriormente il partito. (EuropaToday)

Su altre testate

Via Olaf Scholz, dentro lo sceriffo e titolare della Difesa, Boris Pistorius? La Spd tedesca, che teme una disfatta al voto anticipato di febbraio che seguirà al crollo della coalizione con Verdi e Fdp (liberali), inizia a pensarci. (Inside Over)

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius non si candiderà a cancelliere. È quello che ha dichiarato in un messaggio video ai compagni pubblicato dalla Bild, in cui rinuncia esplicitamente alla discesa in campo. (Corriere del Ticino)

I socialdemocratici tedeschi non avranno il loro “Kamala Moment”, il candidato alla cancelleria per l'Spd per le elezioni tedesche del 23 febbraio resta Olaf Scholz. (La Stampa)

Boris Pistorius rinuncia alla candidatura a cancelliere

Bruxelles – Il ministro dell’Economia Robert Habeck sarà il candidato cancelliere degli ambientalisti tedeschi alle prossime elezioni, che si terranno a febbraio a seguito del crollo del governo di Olaf Scholz, di cui fanno parte anche i Verdi. (EuNews)

Bruxelles – Da quando il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha aperto la crisi di governo licenziando il suo ministro delle Finanze, il leader liberale Christian Lindner, nel suo Partito socialdemocratico (Spd) si è acceso il dibattito su chi debba guidare il centro-sinistra alle elezioni anticipate in calendario per il 23 febbraio 2025. (EuNews)

È ormai diventato quasi luogo comune, non senza malcelato e stolto compiacimento soprattutto in Italia, additare la Germania come il «grande malato d’Europa». (Corriere della Sera)