Beko e lo svuotamento industriale delle aree di collina

Beko e lo svuotamento industriale delle aree di collina
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varesenews.it ECONOMIA

È una partita che tocca tre diverse aree d’Italia, quella per il futuro di Beko nella penisola: tre poli produttivi in aree che rischiano di perdere una presenza industriale importante, che fa da traino per territori che rischiano di divenire più periferici dal punto di vista industriale. Situazioni diverse, è chiaro. Perché un conto è Cassinetta di Biandronno, a un’ora da Milano (940 lavoratori) e un conto sono Siena (299, produzione di congelatori) o ancora la più periferica Comunanza, la cittadina tra i Monti Sibillini dove 320 persone sono al lavoro sulle lavatrici (varesenews.it)

Ne parlano anche altre testate

Bandiere sventolanti e megafoni fuori dallo stabilimento ‘Beko Europe’ di Comunanza, insieme alla rabbia e alla delusione. Saranno 1.935, in totale, i lavoratori che resteranno a casa dopo la chiusura degli stabilimenti. (il Resto del Carlino)

MILANO – La Beko, azienda controllata dal gruppo turco Arçelik che ha rilevato nei mesi scorsi le attività europee della Whirlpool, ha appena presentato al Mimit un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di due stabilimenti in Italia, quelli di Siena e Comunanza nelle Marche, e la riduzione drastica della fabbrica di frigoriferi di Cassinetta di Biandronno in provincia di Varese. (la Repubblica)

"Il piano presentato dai vertici della Beko in ministero deve essere ritirato: è inammissibile illustrare nelle sedi istituzionali, le azioni con le quali, nei fatti, una multinazionale intende abbandonare l’Italia". (il Resto del Carlino)

Da leader europei al lavoro dimezzato: il prof Iacobucci esamina il disastro dell’industria dell’elettrodomestico

Ancora 12 mesi e poi lo stabilimento di viale Toselli a Siena resterà un involucro senza anima. Quasi 60 anni di storia inaugurati dall’allora premier Aldo Moro, era il 1967, e cancellati con un colpo di spugna da una società turca, Beko. (Corriere Fiorentino)

Di Redazione | 22 Novembre 2024 alle 19:25 (RadioSienaTv)

Sotto le stesse macerie, generate da una sequenza di acquisizioni infauste, da Indesit a Whirlpool, fino alla contemporaneità dei turchi, finisce l’indotto, che a quella fabbrica di lavatrici e lavasciuga è stretto da un patto di reciprocità. (corriereadriatico.it)