Beko e lo svuotamento industriale delle aree di collina
È una partita che tocca tre diverse aree d’Italia, quella per il futuro di Beko nella penisola: tre poli produttivi in aree che rischiano di perdere una presenza industriale importante, che fa da traino per territori che rischiano di divenire più periferici dal punto di vista industriale. Situazioni diverse, è chiaro. Perché un conto è Cassinetta di Biandronno, a un’ora da Milano (940 lavoratori) e un conto sono Siena (299, produzione di congelatori) o ancora la più periferica Comunanza, la cittadina tra i Monti Sibillini dove 320 persone sono al lavoro sulle lavatrici (varesenews.it)
Ne parlano anche altre testate
Beko Europe ha annunciato la chiusura di due siti di produzione in Italia e 1.935 esuberi, soprattutto operai. In un incontro che è avvenuto con i rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), la proprietà ha comunicato che i siti di Siena (dove vengono prodotti congelatori) e di Comunanza (dove invece vengono prodotte le lavatrici) saranno chiusi entro il 2025. (DDay.it)
SIENA. La Fisac Cgil di Siena esprime totale solidarietà ai lavoratori di Beko Europe di Siena, che ieri hanno appreso la decisione di Arçelik di chiudere lo stabilimento entro dicembre 2025. (Fisac Cgil)
Progetto Concittadino esprime la propria solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici del sito di Cassinetta della Beko Elektronik A.Ş. «Le notizie che provengono da Cassinetta non sono buone. (varesenews.it)
Duecento persone hanno preso parte al corteo di protesta contro la chiusura dello stabilimento di viale Toselli, comunicata dalla società turca. Una marcia scandita da cori per la difesa del lavoro e in risposta alla proprietà: «La gente come noi non si arrende mai», gridano i lavoratori. (Corriere della Sera)
“Vogliamo sapere dal governo quali iniziative urgenti abbia attivato per scongiurare gli annunciati licenziamenti e la cessazione delle attività della Beko, di proprietà dell’azienda turca Arcelik e di Whirpool, negli stabilimenti di Siena, Comunanza e Cassinetta, e per assicurare il prosieguo della totalità delle attività della Beko, anche in applicazione dei poteri “Golden Power” da parte dell’esecutivo del nostro Paese”. (RadioSienaTv)
«Questa non è un’azienda, questa è la Toscana» dice il governatore toscano, Eugenio Giani, davanti ai cancelli Beko di Siena. L’azienda ha annunciato che il sito chiuderà entro fine 2025: 299 gli addetti che vi lavorano e che da 12 anni convivono con la cassa integrazione. (La Repubblica Firenze.it)