Il Picasso ritrovato
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Ma anche una discarica può regalare sorprese. Da De André all’attualità con il Picasso ripescato da un rigattiere di Pompei in una discarica di Capri e rimasto appeso nel salotto di casa per sessant’anni senza sapere che fosse un’opera del maestro del cubismo. Cosa ci lascia in eredità questa incredibile storia? L’arte va salvaguardata sempre: quel rigattiere, persona semplice, ha salvato il dipinto al di là del suo valore. (IL GIORNO)
Su altre fonti
Il 30 settembre, come abitualmente capita di fronte a proposte di attribuzione con una storia rocambolesca alle spalle, una buona parte dei media italiani hanno riportato la notizia di un Picasso ritrovato, riconosciuto come tale dopo decenni in cui era rimasto esposto nel salotto di un rigattiere campano che era convinto che fosse una copia. (Finestre sull'Arte)
L'uomo ha sempre pensato a una copia, ma le molteplici analisi sulla tela e la conferma di una grafologa hanno confermato l’autenticità. L’opera è uno dei ritratti di Dora Maar, fotografa, poetessa e pittrice francese, nonché musa dell'artista alla fine degli Anni ’40. (R101)
custodito in un caveau di Milano, è di Picasso. Lo stabilisce una accurata perizia del Tribunale lombardo. Luigi lavorava come rigattiere a Capri quando, più di 50 anni fa, in una villa, trovò un dipinto che decise di appendere nella sua casa a Pompei. (Radio Norba News)
La storia della tela La tela è stata portata negli anni Sessanta a casa propria dal rigattiere, che l’aveva trovata in una cantina di una villa di Capri. (Tecnica della Scuola)
Dopo 60 anni scopre di avere un Picasso in casa. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
È autentica la firma di Pablo Picasso sul quadro ritrovato da Luigi Lo Rosso, rigattiere di Pompei, che fino a poco tempo fa non immaginava di avere un tesoro dentro casa. Per oltre cinquant'anni una famiglia di Pompei ha tenuto un vero e proprio tesoro dentro casa, senza averne alcuna idea. (Euronews Italiano)