Migranti in Albania, che cosa faranno adesso gli stranieri sbarcati? Quali sono i «Paesi sicuri»?

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto Migranti

) Cosa accade adesso ai migranti che si trovano nei centri italiani in Albania?Di fronte ai migranti si aprono tre possibilità. La prima, la più probabile: essere condotti in un centro di accoglienza, forse a Bari, porto di sbarco in Italia, in attesa che vengano sbrigate le pratiche relative al ricorso contro il parere negativo espresso dalla Commissione territoriale del ministero dell’Interno alla loro richiesta di asilo; la seconda, la meno probabile: essere accompagnati al Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr), con il rischio che vengano avviate nei loro confronti le procedure di espulsione a meno di una sospensiva da parte del giudice; la terza, quella indicata dal Tribunale di Roma: liberi sul territorio nazionale, senza poter uscire dall’Italia, con un documento di soggiorno provvisorio (durata sei mesi) da richiedente protezione internazionale sulla base del fotosegnalamento al quale sono stati già sottoposti. (Corriere Roma)

La notizia riportata su altre testate

Il tempo di mettervi piede lo scorso 16 ottobre e ... La sinistra chiede un’infrazione contro Roma, i Verdi in Ue subito la spalleggiano. (La Verità)

Se il diritto è contro di noi, cambieremo le leggi. Da Beirut, dove è impegnata in incontri sul delicato fronte della guerra israeliana, Giorgia Meloni viene descritta come infuriata, nonostante la decisione del tribunale romano non fosse inattesa. (il manifesto)

Silvia Albano, 63 anni, è giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma. È lei che ha scritto la sentenza sui Cpr in Albania. Che il governo vuole rovesciare attraverso un decreto legge. Albano è presidente nazionale di Magistratura Democratica. (Open)

La giudice anti-protocollo è il capo delle toghe rosse

Correva il febbraio del 2024 quando in Parlamento approdava la "ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023", non senza polemiche della (Secolo d'Italia)

Devono essere autorità italiane a svolgere tutte le procedure relative all’autorizzazione della detenzione amministrativa e all’esame delle richieste di protezione internazionale. I centri sono in Albania, ma risultato essere giurisdizione italiana. (Vanity Fair Italia)

Non serviva, insomma, la sfera di cristallo per prevedere come sarebbe andata a finire la faccenda, quando il trasferimento dei migranti all'hotspot in Albania è arrivato sul tavolo del giudice Silvia Albano. (il Giornale)