Campari, sarebbe Pictet il garante dell'operazione

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ECONOMIA

Ascolta ora 00:00 00:00 «Né Davide Campari-Milano NV né alcuna delle sue società controllate sono oggetto di indagine da parte dell'autorità». È la linea, concordata con il suo difensore Nerio Diodà, su cui il colosso del Bitter e dell'Aperol si attesta nel pieno del caso che l'ha investito, e che anche ieri ha procurato una nuova caduta del titolo Campari in Borsa (-3,6%). Le notizie sull'indagine della Procura milanese sulla presunta evasione da 1,2 miliardi realizzata al momento dello spostamento in Olanda della sede sociale, hanno fatto il giro del mondo, come inevitabile trattandosi di un marchio globale. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

Il primo caso, che vede coinvolta la Lagfin, una società lussemburghese holding del gruppo Campari posseduta dalla famiglia Garavoglia, è ben lontano dall’emissione dell’atto di accertamento e si discute di 1,2 miliardi di imposta evasa. (Start Magazine)

E torna sotto la lente anche Google. Nel mirino della procura di Milano, la lussemburghese Lagfin, società del gruppo Campari. (TGR Lombardia)

contro Lagfin, la holding della famiglia Garavoglia che controlla il 51% del capitale di Campari e l'82,5% dei diritti (Tuttosport)

La famiglia Garavoglia contesta a sua volta la decisione dell’Agenzia delle entrate. L’operazione societaria alla base della contestazione fiscale è avvenuta nel 2018, quando la cassaforte lussemburghese Lagfin si è fusa e ha incorporato la società italiana Alicros. (FIRSTonline)

I pm Enrico Pavone e Bianca Baj Macario, guidati dal procuratore capo Marcello Viola, hanno aperto un fascicolo per omessa dichiarazione dei redditi e omesso versamento delle imposte, nel quale sono iscritti al momento, tra legali rappresentanti e responsabili, due indagati. (QuiFinanza)

FTSE MIB Campari (LA STAMPA Finanza)