Tragedia a Nole Canavese
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A Nole Canavese, un piccolo comune in provincia di Torino, si è consumata una tragedia che ha scosso profondamente la comunità locale. Carola Finatti, una giovane madre di 34 anni, ha annegato la sua bambina di soli dieci mesi nella vasca da bagno, lasciando dietro di sé due biglietti che testimoniano il suo stato di profonda disperazione. "Non ce la faccio più", "Non riesco a tenere la bambina", "Questa depressione mi sta uccidendo", sono le parole scritte con una grafia tremante, che raccontano un dolore insopportabile e una solitudine devastante.
La dottoressa Eliana Bruna, psicoterapeuta specializzata in psicologia perinatale e vicina di casa della famiglia Finatti, ha lanciato un allarme sui disturbi mentali che affliggono molte donne durante la gravidanza e il post partum. "Una donna su cinque soffre di disturbi mentali in questo periodo", ha dichiarato, sottolineando come molte madri si sentano abbandonate dalle istituzioni e schiacciate dalle pressioni culturali legate al loro ruolo materno.
Il marito di Carola, Antonio, è rientrato a casa poco dopo le 12:30, trovando la scena straziante che ha sconvolto la sua vita. Carola, dopo aver compiuto il gesto disperato, ha tentato di togliersi la vita utilizzando un coltello, ma è stata soccorsa in tempo e ora si trova ricoverata in ospedale, piantonata da un carabiniere. Le sue condizioni non sarebbero critiche, ma il dramma che ha vissuto e che ha inflitto alla sua famiglia rimarrà indelebile.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i fatti e di comprendere le motivazioni che hanno portato Carola a compiere un gesto così estremo.