Wg flash 24 del 25 settembre 2024

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NTR24 INTERNO

VIOLENZA SESSUALE: IN CARCERE CARDIOLOGO E VICEPROCURATORE Nella mattinata di ieri, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, nei confronti di un viceprocuratore onorario (VPO) all’epoca dei fatti in servizio presso il Tribunale di Lecce e di un medico cardiologo operante presso un Ospedale di Benevento perché gravemente indiziati dei delitti di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla circostanza di esser stata realizzata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni; di esercizio abusivo della professione medica e di interferenze illecite nella vita privata. (NTR24)

Ne parlano anche altri giornali

Nuova misura cautelare per un viceprocuratore onorario, all'epoca dei fatti in servizio nel Tribunale di Lecce, e un medico cardiologo, operante in un ospedale di Benevento, gravemente indiziati di violenza sessuale di gruppo. (Corriere della Sera)

Si aggrava la misura cautelare nei confronti di Giovanni Vetrone, beneventano di 60 anni, all'epoca dei fatti cardiologo del Fatebenefratelli, e Antonio Zito, 58 anni della provincia... (Virgilio)

Sono gravemente indiziati dei delitti di violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla circostanza di essere stata realizzata da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, Giovanni Vetrone, all'epoca dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli, e Antonio Zito, avvocato originario della provincia di Taranto, viceprocuratore onorario in servizio a Lecce, ambedue già ai domiciliari dal mese di giugno. (ilmattino.it)

Sono finiti in carcere perché gravemente indiziati di violenza sessuale di gruppo Giovanni Vetrone, all’epoca dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli e Antonio Zito, avvocato originario della provincia di Taranto, viceprocuratore onorario in servizio a Lecce (norbaonline.it)

Secondo l’accusa, Zito - originario di Taranto e all’epoca dei fatti in servizio presso il Tribunale di Lecce - si sarebbe finto cardiologo per abusare sessualmente di alcune ignare pazienti all’interno dell’ambulatorio di cardiologia di Vetrone (al quale sono contestate le medesime accuse), palpeggiando le presunte vittime con la scusa di applicare loro elettrodi per l’esecuzione di accertamenti clinici. (Corriere della Sera)

BENEVENTO /LECCE – “Voyeurismo privo di autocontrollo” che per oltre vent’anni (esattamente dal 2002) ha spinto gli indagati “a soddisfare i propri appetiti sessuali, senza freni inibitori” che consentissero di risparmiare quantomeno i propri familiari. (TeleRama News)