Jannik Sinner in incognito, "come lo ha nascosto e da chi": la mossa di Cahill

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Liberoquotidiano.it SPORT

Il 2025 è iniziato nel migliore dei modi, con un altro trionfo agli Australian Open: terzo Slam per Jannik Sinner, che si conferma campione nella terra dei canguri. Un successo clamoroso, costruito alla perfezione, con un lavoro incessante, con dedizione e sacrifici. Un successo che vale ancora di più, se si pensa ai pensieri con cui deve convivere il ragazzo di San Candido, in attesa del verdetto del Tas di Losanna sul ricorso della Wada per il caso-Clostebol, verdetto atteso per metà aprile. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una scelta che apre tante prospettive, a partire dall'ingresso del team di Sinner di un nuovo allenatore di fama internazionale e fra i nomi più in voga rimane quello di John McEnroe. Durante la premiazione per la vittoria degli Australian Open, Jannik Sinner ha lanciato l'ennesimo appello a Darren Cahill. (Sport Mediaset)

La leggenda del tennis ha parlato della grandezza del numero uno al mondo e su quali aspetti può ancora migliorare Foto Ray Giubilo (TennisItaliano.it)

È più intenso il dolore di una sconfitta o la gioia per una vittoria, Jannik? Al CorSera: «Voglio diventare un tennista completo e imparare a vincere su tutte le superfici. Cahill è un coach in campo e nella vita, vedremo se riuscirò a trattenerlo». (IlNapolista)

Nell'intervista prima del tradizionale servizio fotografico con il trofeo dell'Australian Open, Jannik Sinner ha riservato delle bellissime parole per Darren Cahill, il coach che lo lascerà a fine anno per stare con la sua famiglia. (La Gazzetta dello Sport)

Jannik Sinner e il suo team non lasciano nulla al caso. Il numero uno del mondo è come una macchina di Formula Uno: per spingere al massimo, tutto deve essere perfetto, e per farlo c’è bisogno di mantenere dei segreti, lontano da occhi indiscreti. (La Gazzetta dello Sport)

Sembra incredibile che sia già finito il primo Slam dell’anno nuovo, e che manchino ancora due mesi e mezzo all’inizio della stagione sulla terra rossa. Proviamo quindi a leggere tra i fondi del caffè di Melbourne. (Corriere della Sera)