"Salvataggio difficile e faticoso", Andrea Gigliuto di Saronno nel team che dirige l'operazione di soccorso della speleologa Ottavia Piana

Da sabato notte centinaia di persone si stanno alternando nell’abisso di Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo, per soccorrere la speleologa del Cai Ottavia Piana rimasta ferita e intrappolata a 400 metri di profondità dopo una caduta da un’altezza di 5 metri mentre stava mappando la grotta. Tra i soccorritori c’è anche Andrea Gigliuto di Saronno, vicedelegato della IX zona speleologica del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) che fa parte del team che coordina e dirige l’intervento. (varesenews.it)

Ne parlano anche altre fonti

Dopo l’incredibile notte, durante la quale i soccorritori hanno compiuto gli ultimi difficili metri per portare Ottavia Piana fuori dall’Abisso Bueno Fonteno, nella mattinata di mercoledì 18 dicembre è stata indetta una conferenza stampa per fare il punto sui soccorsi e sulle condizioni di salute della speleologa 32enne. (L'Eco di Bergamo)

La donna è stata portata in salvo dalla grotta di Bueno Fonteno dove era rimasta intrappolata sabato scorso a causa di un incidente. (Corriere TV)

L'operazione si è conclusa alle 2.59 di martedì notte, con l'annuncio di Alberto Gabutti, della direzione nazionale del soccorso alpino e speleologico: "Ottavia è in salvo, finalmente!". L'incubo è finito. (la Repubblica)

Ottavia Piana salvata nella notte, è in ospedale: "Ci siamo riusciti"

Dopo 75 ore di operazioni, la speleologa infortunata nella grotta Abisso Bueno Fonteno è stata recuperata e trasferita in barella con l’elisoccorso. La donna è ora ricoverata all’Ospedale di Bergamo. Ottavia Piana estratta dalla grotta: la speleologa trasferita in ospedale. (ilmessaggero.it)

La maxi operazione di soccorso, che ha visto protagonisti i tecnici del Socc orso Alpino si è conclusa positivamente dopo quattro giorni dall' incidente avvenuto all' interno dell' Abisso Bueno di Fonteno sul Sebino Bergamasco. (IL GIORNO)

L'intervento è stato completato alle 2.59, quando la speleologa è stata estratta dalla grotta e issata sul verricello dell'elicottero per il trasporto in ospedale: "Cosciente e lucida, stanca e provata dal dolore" (il Giornale)