Cop29, le proteste ambientaliste nell'ultimo giorno della Conferenza
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Nell'ultimo giorno della COP29 a Baku, Azerbaigian, i negoziati sul clima sono segnati da tensioni e rallentamenti. Al centro del dibattito, un accordo sul finanziamento climatico destinato a sostenere i paesi in via di sviluppo colpiti duramente dal riscaldamento globale. All'esterno, diverse manifestazioni richiamano l'attenzione sulla necessita' di un'azione rapida e ambiziosa, sottolineando l'urgenza della giustizia climatica (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
Un recentissimo rapporto del Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), pubblicato pochi giorni fa, ha rivelato come i progressi compiuti nella direzione dell’effettivo abbandono dei combustibili fossili siano stati «scarsi». (Corriere del Ticino)
Il testo fa riferimento ai 1300 miliardi di dollari richiesti dai Paesi in via di sviluppo per affrontare la crisi climatica. Ma è una cifra che dovrebbe arrivare da tutti gli attori. La cifra più importante si ferma a 250 miliardi, considerata troppo bassa. (Sky Tg24 )
Alla voce obiettivi si legge: “Invita tutti gli attori a lavorare insieme per consentire l'aumento dei finanziamenti per l'azione per il clima ai Paesi in via di sviluppo da tutte le fonti pubbliche e private ad almeno 1,3 trilioni di dollari all'anno entro il 2035”. (la Repubblica)
All’ora fissata per la chiusura – le 18 di Baku (le 15 in Italia) – era appena uscita la quarta versione provvisoria dell’accordo finale. Da lì a poco ne sarebbe arrivata una quinta e, nella notte, se ne attendeva almeno un’altra prima del testo definitivo da approvare per consenso nella plenaria, inizialmente programmata per le 22 – con quattro ore di ritardo sulla tabella di marcia – e, poi, slittata progressivamente fino a «non prima» delle 10 di oggi. (Avvenire)
I negoziati, entrati nella loro fase più delicata, vedono i principali attori internazionali muovere le pedine su una scacchiera di interessi divergenti, con al centro la questione della finanza climatica. (Secolo d'Italia)
Si è lavorato senza sosta nella notte ieri per cercare di raggiungere un compromesso sul testo di finanza climatica della Cop29 tra le richieste del G77+ Cina (il blocco degli Stati meno abbienti) e la proposta Ue. (ilmessaggero.it)