“Papa Francesco sapeva che rischiava di morire, ma voleva la verità. Ecco quando credevamo di non farcela”

“Papa Francesco sapeva che rischiava di morire, ma voleva la verità. Ecco quando credevamo di non farcela”

“Per la prima volta ho visto le lacrime agli occhi ad alcune persone che stavano intorno a lui”. Ricorda i momenti più difficili Sergio Alfieri, il capo équipe medica che al Gemelli ha avuto in cura Francesco, che al Corriere della Sera delinea quello che è stato il momento “peggiore” dei 38 giorni di ricovero di Papa Francesco. È stato il pomeriggio del 28 febbraio, quando il Pontefice ha avuto un broncospasmo, che ha davvero fatto preoccupare anche i medici e lo staff che lo stava assistendo. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

"La soddisfazione e la gioia per il ritorno a casa del Papa, dopo 38 giorni di ricovero al Gemelli – osserva l’infettivologo Massimo Andreoni , direttore dell’Unità operativa complessa di malattie infettive a Tor Vergata –, si sommano adesso ad un certo timore per un qualche rilassamento in Vaticano nel percorso di convalescenza che deve essere rigoroso". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il primo giorno di ritorno in Vaticano è trascorso come i medici avrebbero voluto. Convalescente a casa. (la Repubblica)

I comunicati assicurano sul fatto che il papa ora potrà lavorare. L’uomo che abbiamo visto domenica affacciarsi al balcone del Gemelli può essere curato, assistito e accompagnato, ma certo non può lavorare. (SettimanaNews)

Quei fiori gialli e la lectio brevis di Francesco
Quei fiori gialli e la "lectio brevis" di Francesco

Quella notte, nel silenzio surreale del Gemelli, l’aria si fece densa, quasi irrespirabile. Con un filo di voce, intriso di dolore e lucidità, sussurrò: «È brutto». (Secolo d'Italia)

La pazienza del Signore (TV2000)

Di Andrea Monda In quei pochissimi minuti in cui è apparso sul balcone del Policlinico Gemelli e ha benedetto la folla di oltre 3.000 persone presenti, il Papa ha pronunciato pochissime parole ma ha detto tante cose. (osservatoreromano.va)