È morta in Svizzera l'ex moglie di Roger Moore
La star del cinema aveva incontrato l'ex James Bond nel 1962 durante le riprese in Italia de "Il ratto delle Sabine".
Il figlio Geoffry ha dato la notizia dalla Svizzera, dove si ritiene che l'attrice abbia vissuto negli ultimi tempi
uisa Mattioli, ex moglie di Roger Moore, è deceduta in Svizzera all'età di 85 anni.
La coppia si separò nel 1993, e l'attore si risposò nel 2002 con la multimilionaria Kristina Tholstrup, totalizzando così quattro matrimoni. (Ticinonline)
Ne parlano anche altre fonti
Il cinema saluta per sempre l’attrice Luisa Mattioli, terza moglie di Roger Moore nonché protagonista del grande e piccolo schermo negli anni 50/60. È venuta a mancare all’età di 85 anni in Svizzera l’attrice Luisa Mattioli. (Notizie.it )
Dopo il divorzio le nozze con la Mattioli furono celebrate l'11 aprile 1969 a Londra. In quel momento peraltro Moore era ancora sposato con la cantante Dorothy Squires, la sua seconda moglie, e questo aumentava l'interesse dei rotocalchi. (la Repubblica)
Altri ancora preferivano quello da sposata, Luisa Moore. La maggioranza usava soprattutto chiamarla Luisa Mattioli. (TuttiVip)
Il tabloid britannico cita amici di famiglia, secondo i quali Mattioli «era malata da qualche tempo», e il figlio Geoffrey Moore, che ha confermato la notizia. Il matrimonio durò 24 anni e dalla Mattioli Moore ha avuto tre figli: l'attrice Deborah Moore (nata il 27 ottobre 1963), l'attore Geoffrey Moore (nato il 28 luglio 1966) e il produttore Christian Moore. (Il Messaggero)
Con l’attore di James Bond, deceduto nel maggio 2017, Luisa Mattioli si era sposata nel 1969 dopo il divorzio tra Moore e la vocalist Dorothy Squires. Il matrimonio durò 24 anni dall’unione nacquero l’attrice Deborah Moore (1963), l’attore Geoffrey Moore (1966) e il produttore Christian Moore (1973). (Gazzetta del Sud)
Il matrimonio durò 24 anni e dalla Mattioli Moore ha avuto tre figli: l'attrice Deborah Moore (nata il 27 ottobre 1963), l'attore Geoffrey Moore (nato il 28 luglio 1966) e il produttore Christian Moore. (Il Messaggero)