Fidanzati uccisi a Lecce, tutti i passi falsi di Antonio De Marco: dai bigliettini a Whatsapp

Dopo aver scandagliato il cellulare delle vittime alla ricerca di contatti, quel particolare era saltato agli occhi.

Antonio De Marco ha confessato di aver ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis, ma in quella mattanza durata dieci minuti ha compiuto qualche passo falso.

Gli inquirenti hanno messo a confronto la grafia dei bigliettini con quella sui documenti di De Marco e ottenuto “Ambiti di compatibilità accentuati". (Il Mattino)

Se ne è parlato anche su altri media

È lui l’artefice del duplice delitto di Lecce che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per una settimana. Antonio De Marco, l’assassino reo confesso di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, ha appena 21 anni. (OGGI)

Il 21enne ha continuato a colpire le vittime “nonostante le ripetute invocazioni a fermarsi urlate” dai due. Un delitto compiuto con “spietatezza e totale assenza di ogni sentimento di compassione e pietà verso il prossimo”, è la descrizione del pubblico ministero Maria Consolata Moschettini nel decreto di fermo. (CalcioNapoli1926.it)

Al momento infatti gli unici contenuti visibili sono vecchi e tutti tratti da un account specializzato in psicologia. Il caso riguarda l'account Facebook dell'infermiere tirocinante che è passato dal chiamarsi Giovanni De Marco a Giò DM. (Liberoquotidiano.it)

Sul foglietto sarebbe stato scritto il tempo necessario per completare l’esecuzione del piano, calcolato in un’ora e mezza. E giù risate: ecco perché De Marco li ha ammazzati. (Liberoquotidiano.it)

Le riprese della sera dello scorso 21 settembre a Lecce: Antonio De Marco percorre una via della città dopo aver compiuto l'omicidio di Daniele De Santis e della fidanzata. Ai carabinieri ha confessato di averli uccisi perchè: "erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia". (Panorama)

Dopo aver scandagliato il cellulare delle vittime alla ricerca di contatti, quel particolare era saltato agli occhi. La foto del numero memorizzato come "Ragazzo infermiere", ben visibile nella prima ricerca, era stata rimossa probabilmente per paura di essere rintracciati. (Leggo.it)