Riccione, Gabriele Salvatores presenta “Napoli-New York” al Multiplex Giometti Cinepalace martedì 26 novembre

Riccione, Gabriele Salvatores presenta “Napoli-New York” al Multiplex Giometti Cinepalace martedì 26 novembre
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Martedì 26 novembre sarà una serata speciale per gli appassionati di cinema: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores sarà ospite al Multiplex Giometti Cinepalace di Riccione per presentare il suo ultimo capolavoro, Napoli – New York.Il film, già nelle sale dal 21 novembre, è ispirato a un soggetto inedito di Federico Fellini e Tullio Pinelli e racconta una toccante storia ambientata nel dopoguerra. (Corriere Romagna)

La notizia riportata su altri media

Gabriele Salvatores allarga il collo del pullover e tira fuori un piccolo cornetto rosso. Il regista è a Napoli per la presentazione del suo «Napoli-New York», da ieri nelle sale, e insieme a Pierfrancesco Favino incontra il pubblico in due sale partenopee, il Modernissimo e il Metropolitan. (napoli.corriere.it)

Napoli New York: Gabriele Salvatores firma la sua migliore prova degli ultimi vent’anni, da Io non ho paura (2003), trasformando un inedito soggetto di Federico Fellini e Tullio Pinelli. (Il Fatto Quotidiano)

"È una storia di solidarietà, ci dice che gli esseri umani sono meglio di come sembrano. È un film sulla voglia di cambiare vita". (La Repubblica)

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Salvatores sembrerebbe guardare a Dickens, ma ben presto ci si ritrova soltanto nella polvere di quei romanzi, la stessa con la quale “Napoli-New York” si apre, dopo il crollo della casa dove viveva Celestina, unica superstite tra le macerie, che presto conosce Carmine, uno scugnizzo che vive in strada con piccoli espedienti e con il quale instaura un rapporto di amicizia infantile. (ilgazzettino.it)

Si parla di due bambini, che nel dopoguerra s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York unendosi ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America». Finalmente vedremo un Pierfrancesco Favino diverso. (ilmessaggero.it)

A scoprirlo fu lo studioso pisano Augusto Sainati. «Napoli, New York» è ambientato nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria. (Corriere Fiorentino)