Mirafiori, operai in cassa integrazione ma i capi reparto ricevono fino a 5mila euro di aumento
Le difficoltà negli stabilimenti di Mirafiori sono noti a tutti, da anni. Molti degli operai sono da tempo in cassa integrazione, gli stipendi di quasi 2.800 lavoratori superano a stento i mille euro al mese. "C'è crisi", ripetono da anni i dirigenti, trovando la conferma dei numeri. Tuttavia, come riferisce il Corriere della sera, qualcuno ha già ricevuto un bel regalo di Natale: un aumento della busta paga tra il 4 e il 12%, fino a un massimo di 5mila euro. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Secondo quanto riporta Torino Cronaca, si tratterebbe di parte dei dipendenti del reparto Preassembly & Logistic che nel 2020 furono assegnati alla produzione di mascherine chirurgiche. All'epoca l'allora FCA mise a disposizione del governo i propri stabilimenti, a fronte di un investimento da parte dell'esecutivo di 290 milioni di euro per i macchinari atti alla produzione, il trasporto e l'assicurazione. (Automoto.it)
Motivo: scarsa domanda per la 500 elettrica in Italia e in altri mercati chiave in Europa come la Germania. Stellantis sospenderà la produzione a Mirafiori dal 2 al 17 dicembre, seguita da una chiusura collettiva fino al 5 gennaio. (Milano Finanza)
CAPRANICA PRENESTINA – Sarà nuovamente la splendida cornice del Tempio della Maddalena a Capranica Prenestina ad ospitare la 4^ Edizione della mostra Luci nel Buio. L’iniziativa, che abbraccerà l’intero periodo Natalizio (7 Dicembre – 7 Gennaio), è organizzata dalla “Borgo Pio Art Gallery”, con il patrocinio del Comune di Capranica Prenestina, ed il Sostegno della Banca Centro Lazio di Palestrina. (Cronache Cittadine)
In questi giorni stanno arrivando le lettere di Stellantis a quei capi reparto e capi squadra delle Carrozzerie che riceveranno «adeguamenti» di stipendio, con ritocchi all’insù della busta paga che vanno dal 4 al 12%: fino a 5 mila euro lordi l’anno. (Corriere della Sera)
Sono sempre più a rischio licenziamento i 250 lavoratori di Mirafiori delle mascherine Covid, prodotte nello storico stabilimento torinese tra il 2021 e 2022. (Corriere della Sera)
Nessun regalo di Natale in anticipo, anzi. Le Feste passeranno ancora nel segno dell'incertezza sul futuro di Mirafiori. (TorinOggi.it)