Vantaggi e rischi del Concordato Preventivo Biennale. Aderire o no?

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Millionaire il mensile di business più letto ECONOMIA

Un vademecum di prima valutazione. Un’indagine dei pro e contro in vista della scadenza del 31 ottobre. Un’occasione soprattutto per start up e PMI del settore tech e digital, dove la crescita è progressiva e il mercato stabile, oltre che per i contribuenti forfettari e per le aziende in espansione con una buona pianificazione fiscale. È però un potenziale rischio per chi opera in mercati instabili come turismo, edilizia e agricoltura o è soggetto a fluttuazioni di cassa. (Millionaire il mensile di business più letto)

Ne parlano anche altre fonti

A meno di una settimana dalla scadenza del termine perentorio per aderire al concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso nella giornata di ieri nuove risposte alle domande più frequenti, a dimostrazione del fatto che sono ancora molti i profili dubbi legati al nuovo istituto; alla pubblicazione della circ. (Eutekne.info)

La domanda (NT+ Fisco)

Il 25 ottobre 2024, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato ulteriori Faq per chiarire molteplici casi di concordato preventivo non ancora risolti o di difficile interpretazione: le recentissime modifiche al ravvedimento speciale per i periodi 2018-2022 necessitano di una migliore valutazione per garantire una ponderata adesione al concordato. (QuotidianoPiù)

Fisco, Confassociazioni-Int: "Su proroga termini concordato preventivo ascoltare tributaristi"

Al momento, a livello provinciale l’Agenzia delle Entrate non è in grado di fornire dati puntuali perché le procedure sono in corso. Ci sono però voci contrastanti di un’immediata riapertura dei termini, magari per due o tre settimane già a novembre. (La Provincia di Cremona e Crema)

Di solito le tasse si pagano l’ultimo giorno possibile», dicono al ministero dell’Economia. «Manca ancora tanto alla scadenza. (Corriere della Sera)

Con questa premessa gli esponenti di Confassociazioni chiedono, almeno, un rinvio di almeno due settimane al 15 novembre, ciò non dovrebbe incidere sulla raccolta dei dati necessari per l’obbiettivo di riduzione della pressione fiscale”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)