Cure, Songs of a lost world: il grande ritorno di Robert Smith
Ci vogliono tre minuti perché arrivi la voce di Robert Smith nel primo brano del nuovo album dei Cure, il ritorno dopo sedici anni. Tre minuti in cui Alone si dipana in maniera potente e orchestrale, quasi una mini suite dall'incedere malinconico e drammatico. E non potrebbe essere altrimenti visto che appare evidente fin dal primo ascolto come i temi della morte, del dolore e del rimpianto per tutto ciò che è andato perduto siano centrali in ogni canzone. (Panorama)
Ne parlano anche altri giornali
“Questa è la fine di ogni canzone che cantiamo / Il fuoco è diventato cenere / e le stelle sono offuscate dalle lacrime / Freddo e paura / I fantasmi di tutto ciò che siamo stati”. “Mi hanno detto che le canzoni erano belle singolarmente, ma che non potevo pretendere che la gente sopportasse tanta tristezza tutta in una volta. (La Stampa)
Dopo 16 lunghi anni di silenzio discografico, i Cure tornano sulle scene con l’attesissimo album Songs of a lost world. Restano dunque la malinconia, le atmosfere oscure, gli arrangiamenti spettrali e i testi pieni di simboli e immagini che hanno caratterizzato gli oltre quarant’anni di carriera del gruppo inglese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Cinque brani su otto ("Alone", "A Fragile Thing", "And Nothing Is Forever", "I Can Never Say Goodbye" ed "Endsong") hanno avuto una genesi live e sono stati successivamente rielaborati in sala di registrazione. (Onda Rock)
Ma non crediamo sia così. “This is the end of every song that we sing” “Questa è la fine di ogni canzone che cantiamo”. (WIRED Italia)
Il successivo lavoro in studio fu un altro successo in tutto il mondo. Wish è ad oggi l’album della band più venduto di sempre e ottenne anche una nomination ai Grammy. Tra le tante canzoni del disco, la più famosa è la ballad Friday I’m in Love, emblema della solarità che contraddistingue tutto l’album. (Sky Tg24 )
Songs Of A Lost World, la solitudine dell'uomo nel nuovo album dei Cure Nonostante praticamente tutto il disco sia stato già suonato dal vivo dalla band inglese nel corso del tour "Shows Of A Lost World", per i fan poter mettere le mani su un primo lavoro in studio dopo circa 16 anni dall'ultima volta è un'esperienza sempre speciale. (Radiofreccia)