L'editoriale/ Quello che serve alla nuova Europa

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Domani, nell’Europarlamento, si potrà finalmente passare, sia pure per alcune ore, dagli schemi delle alleanze e delle eventuali intese “non strutturali” per il voto a Ursula von der Leyen - candidata alla presidenza della Commissione Ue - ai contenuti del programma per il quinquennio che la stessa candidata esporrà. Quando poi si valuterà il risultato delle votazione, si vedrà se von del Leyen sarà stata in grado non solo di superare il rischio dei “franchi tiratori” ma anche di raccogliere i voti delle adesioni non “strutturali”. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Beata Europa, o meglio ex beata, visto come si stanno mettendo le cose a livello geopolitico, ma anche socio-economico. (il Giornale)

Le urne hanno decretato che sì, Popolari, Socialisti e Liberali possono ancora esprimere una Commissione, che è il vero centro di potere della politica europea. Però, visto che ogni partito si presenta alle elezioni con un bagaglio di elettori fedeli, non basta contare freddamente i voti, ma occorre misurare l'incremento/decremento dei consensi per cogliere il messaggio politico dei cittadini. (il Giornale)

Un bivio che, una volta preso, ci darà una prima indicazione anche sul futuro delle politiche climatiche europee. A popolari, socialisti e liberali serve una quarta forza per neutralizzare i franchi tiratori, e non si sa se la presidente uscente conti sulla destra di Ecr o sui Verdi. (il manifesto)

Dopo le elezioni in Francia e in Europa, l’Ue in crisi potrebbe implodere?

Manca ormai solo una settimana al probabile voto del Parlamento europeo (18 luglio) sulla nomina di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione europea. Come cinque anni fa, sembra si tratterà di una lotta all’ultimo voto. (ISPI)

Il sondaggio è realizzato nell’ambito dell’Osservatorio “ItaliaInsight – Gli Italiani e la politica internazionale” di ISPI e IPSOS, un monitoraggio continuativo dell’opinione pubblica nazionale sui temi di politica internazionale e sul ruolo dell’Italia nel mondo. (Notizie Geopolitiche)

Le sfide economiche, dalla gestione del debito pubblico al finanziamento della transizione energetica, pongono questioni fondamentali per il futuro della zona euro. Nel giorno del ribaltone elettorale in Francia e a un mese dal voto Ue, dall'esito chiaro, il destino economico ed ecologico del Vecchio Continente è in bilico. (QuiFinanza)