Violenza in Germania. In 20 contro bimbe ghanesi. Cresce la follia razzista

Di Roberto Giardina BERLINO in Germania mentre si aprono gli europei di calcio. Venerdì sera a Wilmerstedt, paese in Sassonia Anhalt, nella ex Germania Est, a una festa all’aperto, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio della partita Germania Scozia, un uomo ha aggredito i presenti, ne ha ferito tre a coltellate, due sono gravi. Poi ha sparato sui poliziotti, che lo hanno ucciso. Poco prima, lo sconosciuto aveva ucciso a pugnalate un ragazzo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

In Germania, nel Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore, venerdì sera un gruppo di giovani avrebbe aggredito e rivolto insulti razzisti a due bambine ghanesi di otto e dieci anni. Ne dà notizia il Die Welt. (LAPRESSE)

Due bambine di 8 e 10 anni sono state aggredite, picchiate e fatte oggetto di insulti xenofobi da un branco di giovani mentre camminavano in strada nel loro quartiere a Grevesmühlen, nel nord della Germania (Fanpage.it)

L’aggressione alle bambine ghanesi e ai genitori A dare la notizia è oggi il sito del quotidiano Die Welt, che ha riportato in maniera sintetica òe informazioni della polizia e precisato che l'episodio è avvenuto “venerdì sera”, 14 giugno, a Grevesmühlen, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore (nord-est della Germania). (Luce)

La più piccola è stata colpita a «calci in faccia» da uno degli aggressori che l'ha ferita «leggermente» ed è stata portata in ospedale. Lo scrive oggi il sito del quotidiano Die Welt sintetizzando informazioni della polizia e precisando che l'episodio è avvenuto «venerdì sera» a Grevesmühlen, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore. (La Stampa)

– Razzismo e violenza in Germania: venerdì sera venti persone hanno aggredito e insultato due bambine ghanesi nell’area metropolitana di Amburgo, nella cittadina di Grevesmühlen. La piccola località, che conta poco meno di 11mil abitanti, si trova nel Meclemburgo-Pomerania, Germania nord-orientale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La frequenza, la violenza e i bersagli sempre più espliciti sembrano non preoccupare il governo do Olaf Scholz più concentrato a mantenere l’equilibrio che a incidere in una società, come quella tedesca, dove la radicalizzazione è ormai elemento fondamentale della politica. (Avvenire)