Morto Tito Stagno: la luna e noi che eravamo bambini

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Della fantastica navigazione di quegli anni Tito Stagno è stata la voce narrante , una specie di Omero dello spazio e ce lo siamo portato nella memoria fino a oggi, con infinita gratitudine.

Alle pillole degli astronauti abbiamo preferito il pomodoro biologico, la bicicletta è diventata meglio del disco volante, all’orizzonte intergalattico si è sostituito quello dell’agriturismo in Toscana.

Post scriptum: pochi giorni fa una trasmissione Rai ha rievocato il battibecco tra Stagno e Orlando sull’allunaggio

Una cosa, però, comprendemmo benissimo: l’impresa dell’Apollo 11 cambiò il nostro modo di vedere il mondo. (Corriere della Sera)

Su altre testate

E nell'attesa della diretta del famoso allunaggio, con lo storica incomprensione fra Stagno ed Orlando, come non commuoversi con la voce di Mina che cantava "Tintarella di luna, tintarella color latte. (Corriere della Sera)

L’ospedale di San Pio oggi lo ha omaggiato pubblicando, direttamente dall'archivio fotografico, uno scatto più ravvicinato che ritrae Padre Pio, poco dopo o prima del discorso inaugurale dell'ospedale, e, alla sua sinistra, un giovanissimo Tito Stagno inviato del Tg della Rai Tito Stagno è entrato di diritto anche nella storia della provincia di Foggia. (FoggiaToday)

Tito Stagno, il giornalista che diede agli italiani l’annuncio dello sbarco sulla Luna, è morto il 1 febbrio 2022, all’età di 92 anni. Quella che pubblichiamo qui sopra è l’intervista che Gian Antonio Stella fece per il Corriere e per il film «Il Grande Passo», di Antonio Padovan e Marco Pettenello, con Giuseppe Battiston e Stefano Fresi, Roberto Citran e Camilla Filippi. (Corriere della Sera)

Ha toccato! (La Stampa)

Popolare conduttore del Tg Rai negli anni ’60 e ’70, nel 1961 raccontò in tv il primo volo di Jurij Gagarin intorno alla terra Una trasmissione che fece epoca e che tenne gli italiani incollati a quelle immagini in bianco e nero. (Qdpnews)

Si faceva forte del suo passato da superconduttore ed essendo "famoso" per quel 1969 nessuno, giocatore, Presidente o campione osava dire di no a una partecipazione alla Domenica Sportiva. (Sky Sport)