Addio, Carla Fracci: l'arrivo del feretro e l’applauso della folla
Davanti alla parrocchia un centinaio di persone hanno atteso l’inizio delle esequie.
Nella parrocchia di San Marco a Milano, nel quartiere Brera, dove sono in corso i funerali dell’e’toile, sono riuniti la famiglia, il sindaco di Milano Giuseppe Sala con la fascia tricolore, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini,il sovrintendente del teatro alla Scala Dominique Meyer e i ballerini dell’accademia, oltre ad amici e gente comune. (Corriere TV)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“La morte di Carla Fracci – ha osservato – è un’emozione che percorre tutta la città e che suscita echi in tutto il mondo. Un applauso a Carla Fracci è stato fatto alla fine del brano eseguito dopo l’omelia del suo funerale nella chiesa di San Marco a Milano (Il Riformista)
Nel foyer della Scala il figlio racconta di aver ricevuto centinaia di messaggi di affetto per la scomparsa della grande ballerina dagli Stati Uniti all'Africa (fotogramma). (La Repubblica)
Tanta commozione e tristezza nella giornata di oggi sabato 29 maggio nella chiesa di San Marco a Milano, non poco lontano dal Teatro della Scala, per l'ultimo saluto a Carla Fracci. Tanti i personaggi noti che hanno voluto dare l'ultimo abbraccio alla ballerina scomparsa all'età di 84 anni. (Fanpage.it)
Tra le autorità il ministro della Cultura Dario Franceschini, il sindaco di Milano Beppe Sala, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer. Alla cerimonia tanti colleghi della regina della danza: Nicoletta Manni, prima ballerina della Scala, Roberto Bolle, Nicoletta Arduino. (L'Unione Sarda.it)
Commossi il marito dell'etoile e regista Beppe Menegatti, il figlio Francesco e i nipoti. Sono le parole della sorella Marisa, rotte dal pianto dopo i funerali dell’artista scomparsa giovedì 27 maggio a 84 anni dopo una lunga lotta contro un tumore. (AGI - Agenzia Italia)
I funerali della stella della danza italiana e mondiale sono stati celebrati nella chiesa di San Marco. Tra le autorità, hanno partecipato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il ministro della Cultura, Dario Franceschini. (Il Messaggero)