America’s Cup, Team New Zealand va sul 6-2 e vede il match-point

Non si può dare adito alle voci maligne, che dicono che i Kiwi hanno lasciato due punti agli inglesi per ravvivare lo show, a favore di sponsor e tv, ma si può pensare che la ritrovata forza con cui in Race 7 e poi in Race 8 Emirates Team New Zealand ha messo sotto Ineos Britannia sia semplicemente il ritorno alla normalità, dopo la giornata storta di Day 4. E ora, vanno a sabato 19 per il match-pont. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos) – Dopo i due ko subiti nelle ultime due regate, il defender dell’America’s Cup torna a dominare a Barcellona: la settima regata è di Emirates New Zealand, che si porta sul 5-2 dopo aver surclassato Ineos Britannia (CremonaOggi)

Forse era stato proprio un giorno no il Day 4 dell’America’s Cup per Emirates Team New Zealand, che aveva incassato una doppia sconfitta. E hanno schiacciato i Brits, allungano il vantaggio verso la meta a 5-2. (La Stampa)

Domani il team detentore del trofeo avrà quindi a disposizione il primo match point per confermarsi campione. Nella seconda sfida di oggi, New Zealand è partita avanti aumentando poi il distacco su ogni lato fino a chiudere con 55 secondi di vantaggio al traguardo. (Il Mattino di Padova)

New Zealand reagisce subito: regata dominata su Ineos, va sul 5-2 in America’s Cup

Manca un solo giro al termine di gara 7. Passano al terzo gate con 20" di vantaggio New Zealand allunga fino a 300 metri, ma il vantaggio rimane di 13" all'ingresso del secondo cancello I Kiwi mantengono un margine di 70 metri di vantaggio su Ineos Oggi si corrono regata 7 e regata 8 , decisive per la sorti della finale. (Corriere della Sera)

In questa quinta giornata di America's cup, i neozelandesi sono in vantaggio 4.2 su Britannia. Oggi si corrono la settima e l'ottava regata, che potrebbero decidere chi andrà in finale. (la Repubblica)

I britannici sono partiti bene, virando poco prima del boundary di sinistra, ma hanno perso subito nell’incrocio coi neozelandesi che li hanno costretti a entrare nei rifiuti del loro vento. (la Repubblica)