Il caldo di giugno è solo l’inizio, la previsione del Cnr su temperature e siccità: «Sarà un’estate più calda e secca della media»

La scarsità di innevamento invernale e di precipitazioni degli ultimi sei mesi sta intaccando le riserve idriche superficiali, principalmente nel Nord Italia

A dirlo è l’Osservatorio sulla siccità dell’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe) con i dati aggiornati a giugno 2022.

Temperature da record al Nord e al Sud. E conclude: «La siccità di questo periodo si conferma sempre più idrologica. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

ONDATA DI GRANDINE FRUTTETI DEVASTATI A preoccupare l’associazione è soprattutto la grandine che ha colpito in Piemonte nel Biellese e in Val d’Aosta dove ha devastato la zona della Bassa Valle, con danni fino al 100% su frutteti, vigneti e coltivazioni DAI FORTI TEMPORALI SOLTANTO DANNI Sebbene la pioggia sia attesa per combattere la siccità nelle campagne, per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma oltre al gran caldo, nelle prossime ore bisognerà fare molta attenzione al forte maltempo che colpirà il Nord, e in modo particolare il Nord/Ovest. Si tratta di fenomeni molto estremi, localizzati e accompagnati spesso e volentieri dalla grandine e da forti raffiche di vento (MeteoWeb)

Temperature in aumento, caldo secco e siccità. Per quanto riguarda i prossimi mesi, infatti, “i modelli previsionali stagionali concordano nel preannunciare un’estate con temperature molto probabilmente sopra la media, che incideranno sull’evapotraspirazione (evaporazione dal suolo e da fiumi, laghi e bacini; traspirazione delle piante), e più secca della media“. (OglioPoNews)

Secondo i dati Istat del 2019, le acque sotterranee garantiscono l’84% del fabbisogno idropotabile (48% da pozzi e 36% da sorgenti), oltre a coprire una parte significativa delle esigenze agricole e industriali. (Quotidiano di Ragusa)

Chicchi di grandine grossi come palline da golf al Nord, temperature ancora intorno ai quaranta gradi al Sud. Ieri, come allertato dalla Protezione civile con un allarme arancione, temporali violenti hanno colpito la Valchiavenna, Torino, Sondrio, alcune aree di Piemonte, Lombardia e Trentino portando vento, forti grandinate e distruggendo raccolti ma senza garantire - secondo gli esperti - quell'acqua sufficiente per alleviare la morsa della terribile crisi idrica che attanaglia il Paese (la Repubblica)

Nessuno ha la bacchetta magica, ma dobbiamo ammettere il momento di un’eventuale ribaltone meteo, qualora un’irruzione fresca nord-atlantica entri repentina sull’Italia Non siamo ancora ai livelli della mostruosa Estate del 2003, ma davvero poco ci manca. (Meteo Giornale)