Pd, "salto della scheda" in aula a Bruxelles: gioco sporco sulla Russia

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Il Pd si starebbe specializzando nel "salto della scheda" a Bruxelles: lo scrive Pietro Guastamacchia sul Foglio. La tecnica consisterebbe nello sfilare il badge elettronico dallo scranno nel momento del voto su una risoluzione o un emendamento che non si condivide ma su cui non si vuole lasciare segno del proprio dissenso. Un'operazione non proprio semplice, dal momento che nelle sessioni di voto si analizzano decine di testi con centinaia di emendamenti. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In difformità col gruppo Socialista al quale appartiene (e con l’eccezione di Pina Picierno) il Pd ha votato con Lega, M5S e Avs contro il paragrafo 14 (specifico sul divieto dell’uso «di svastica e simboli comunisti sovietici all’interno dell’Unione») e non ha votato la risoluzione complessiva, rivolta in realtà contro la falsificazione della storia perpetrata dalla Russia di Putin sull’Ucraina. (Corriere della Sera)

Al voto in aula non ha partecipato il Pd, che aveva votato in commissione contro il punto 14. Il partito di Elly Schlein ha contestato il passo in cui, oltre a «deplorare l’utilizzo negli spazi pubblici di simboli dei regimi totalitari», si «chiede di vietare, all’interno dell’Unione, l’uso dei simboli nazisti e comunisti sovietici, così come dei simboli dell’attuale aggressione russa contro l’Unione». (Liberoquotidiano.it)

Ogni tanto il Parlamento europeo vuole far sapere che non transige, e allora mette ai voti una risoluzione. Quella di ieri serviva a esprimere tutto lo sconcerto degli europarlamentari per l’uso distorto che la Russia fa della storia nel giustificare l’invasione dell’Ucraina, e per come riversa nei social le sue falsificazioni. (La Stampa)

Quando l’ideologia sovrasta l’onestà intellettuale il pericolo è dietro l’angolo. Il motivo è presto detto. (il Giornale)

Con conseguente crisi d'identità all'interno dei dem, che già sono alle prese con un dibattito interno in cui si intravedono le prime faglie di divisione tra la linea più progressista della segretaria Elly Schlein e le manovre di centristi, liberal e riformisti alla ricerca di un federatore, che possa allargare la coalizione. (il Giornale)

Ha fatto discutere la risoluzione approvata ieri dal Parlamento europeo contro la "falsificazione della storia da parte della Russia". In un passaggio, il testo chiede di "vietare l'uso dei simboli nazisti e comunisti sovietici". (Fanpage.it)