L'Italia invia il piano energia all'Ue. Anche il nucleare nel mix di fonti

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Rispunta con forza il nucleare sull’orizzonte dell’energia in Italia. Il piano per l’Energia e il Clima (il Pniec) inviato ieri a Bruxelles traccia la rotta dell’integrazione fra l’atomo "sicuro" e le rinnovabili, l’unica possibile per ridurre le emissioni di Co2 e rendere sostenibile la svolta del Green Deal dal punto di vista economico: con il nucleare l’Italia potrebbe raggiungere l’obittivo Net Zero risparmiando circa 17 miliardi di euro rispetto ad uno scenario senza atomo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Pichetto Fratin ha affermato in un’intervista al Sole24ore del 29 giugno che, sulla base delle prime analisi della neocostituita Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile, l’Italia potrebbe puntare ad una quota di elettricità nucleare compresa tra l’11 e il 22% al 2050 con una potenza rispettivamente di 8 e 16 GW. (Qualenergia.it)

"Questa è una sfida: una sfida mondiale, una sfida europea, una sfida italiana. L'Italia ha avuto la propria crescita nel Dopoguerra, dopo la seconda guerra mondiale i nostri padri e i nostri nonni hanno creato questa condizione di benessere proprio usando le braccia, usando il cervello, creando un'Italia moderna. (Tiscali Notizie)

Più rinnovabili, che copriranno il 63% del fabbisogno di elettricità e il 40% di quello energetico complessivo. Ma la revisione 2024 del Piano per l’energia e il clima appena inviato a Bruxelles dal governo si basa ancora sul gas e sul ritorno del nucleare. (Vaielettrico.it)

Energia e clima: il Piano italiano è stato inviato all'Ue > Nextville

“Gli obiettivi di Pniec sono al 2030. Poi nello scenario al 2050 c'è la parte di nucleare che può essere con una potenza dall'11 al 22%. Un minimo e un massimo molto ampio di potenza rispetto a quella che sarà la produzione in quegli anni. (Il Sole 24 ORE)

Vorrei ricordare che il calcolo viene fatto non su una produzione fissa che è quella attuale, ma rispetto a una tendenza di domanda di energia che al 2050 dovrebbe essere più del doppio di quella che abbiamo oggi”. (ilmessaggero.it)

Con un comunicato diffuso sul sito del Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica), si rende noto che l’1 luglio, con un giorno di ritardo, il Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) è stato inviato alla Commissione europea. (Nextville)