Pirateria online, nuova stretta: per le telco perfino il carcere, Asstel sul piede di guerra

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CorCom SPORT

Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato a due emendamenti a firma dei senatori Dario Damiani (FI), Guido Quintino Liris e Antonella Zedda (FdI), riformulati, che puntano ad una stretta sulla pirateria tv. Il primo prevede che nel perimetro dei soggetti interessati dalla eventuale sospensione dell’Agcom vengono ricompresi, oltre ai prestatori di servizi di accesso alla rete, i “fornitori di servizi di Vpn e quelli di Dns pubblicamente disponibili ovunque residenti e ovunque localizzati“. (CorCom)

Su altri giornali

Pezzotto. Stamattina il Senato ha dato il via libera al decreto Omnibus con 98 sì e 88 no. Confermata quindi la pena della reclusione fino a un anno per i prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca, gli intermediari di vpn, ecc. (Key4biz.it)

Il Governo italiano prova a stringere attorno al cosiddetto 'pezzotto' e in generale sugli streaming illegali di contenuti audiovisivi in Italia, andando ad affrontare su tutti sopratuttto il problema (TUTTO mercato WEB)

Arriva lo sblocco per i domini bloccati da sei mesi ma resta il carcere per chi non segnala; non basta però il sospetto, serve la certezza. (DDay.it)

Pirateria, galera per tutti: non guardare più le partite col pezzotto | La legge è approvata

Con i due emendamenti "anti-pezzotto" al decreto Omnibus la maggioranza di centrodestra mette nel mirino i motori di ricerca come Google e le piattaforme come Amazon: i loro dirigenti potranno essere chiamati a rispondere penalmente in caso di violazioni del diritto d'autore e della legge anti-pirateria (il Giornale)

Il DL Omnibus è in votazione oggi al Senato, con la fiducia, e poi passerà in votazione alla Camera entro l’8 ottobre, molto probabilmente di nuovo con la fiducia. (Libero Tecnologia)

Erano ormai mesi che i vertici di chi detiene i diritti tv del calcio italiano annunciavano una dura lotta contro la pirateria. Alla fine sono arrivate le nuove misure che terrorizzano coloro che hanno deciso di non pagare le classiche piattaforme che operano in Italia e offrono abbonamenti per poter seguire lo sport e il calcio. (Il Posticipo)