In Islanda si rischia grosso: se il magma entra in contatto col mare si genereranno esplosioni

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Il 25 ottobre 2023, un migliaio di terremoti di magnitudo massima 4.5 cominciò ad avvisare gli islandesi di una nuova possibile eruzione nella penisola di Reykjanes, nel sudovest del Paese: il più ricco, turistico e densamente popolato. Nella stessa zona, appena più a nord, c’era stata un’eruzione a marzo 2021, poi nel 2022 e infine ad agosto 2023. Queste tre eruzioni, avvenute dopo circa 800 anni in questa zona d’Islanda, sono state prevalentemente ‘fissurali’, ossia il magma è fuoriuscito da fratture generatesi sulla superficie, lunghe alcuni chilometri. (Il Fatto Quotidiano)

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La piccola città portuale di Grindavik è stata evacuata dieci giorni fa e si prevede che i circa 4.000 residenti potranno eventualmente tornare non prima di qualche settimana I circa 4.000 residenti di Grindavik, porto di pescatori a circa 40 chilometri dalla capitale, sono stati evacuati l'11 novembre, dopo che lo spostamento del magma sotto la crosta terrestre ha causato centinaia di terremoti, un avvertimento di una probabile eruzione di lava. (Euronews Italiano)

La tecnica La possibilità di utilizzare questa tecnica, precedentemente impiegata con successo 50 anni fa nelle isole di Westman, sarà valutata da una squadra incaricata dopo un'analisi dei materiali disponibili. (leggo.it)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Negli scorsi giorni si è parlato molto della possibile eruzione vulcanica nell'Islanda sud-occidentale, per la precisione nella penisola di Reykjanes. Il crescente numero di terremoti e la rapida risalita di magma ha portato il Governo islandese a far evacuare il paese di Grindavik per paura che la lava colpisse questo centro abitato di circa 3000 persone. (Geopop)

Il vulcano isalndese Fagradalsfjall potrebbe eruttare in qualunque momento e il preavviso sarebbe di soli 30 minuti, secondo gli esperti. La città di Grindavik rischia di essere completamente distrutta. (Fanpage.it)

Tuttavia, gli esperti‌ suggeriscono che le attuali condizioni meteorologiche severe in tutta l’Islanda potrebbero⁣ influire sulla sensibilità del sistema nel rilevare i terremoti più piccoli, rendendo difficile valutare se vi sia una reale riduzione dell’attività sismica. (Meteo Giornale)