Chiesto un milione di risarcimento a Filippo

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La Voce di Rovigo INTERNO

Il 23 settembre, la Corte d'Assise di Venezia ha dato il via al processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin, 22 anni. L'imputato, Filippo Turetta, è accusato di averla brutalmente uccisa. Questo caso ha attirato l'attenzione non solo dei media italiani, ma anche di quelli internazionali, data la sua gravità e le implicazioni sociali che porta con sé. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare per un caso di questa portata, il processo potrebbe concludersi in pochissime udienze. (La Voce di Rovigo)

Se ne è parlato anche su altri media

Mentre vagava con la sua auto tra Austria e Germania, a distanza di cinque giorni dall'uccisione della ragazza, il giovane ha registrato sul suo telefonino frasi disperate e sconnesse, che adesso sono al vaglio dei giudici. (il Giornale)

“Legge, studia, prega. Scrive molto”, riporta il Corriere della Sera a proposito del modo in cui il ragazzo si sta preparando ad incontrare i giudici. (L'HuffPost)

Il processo a carico di Turetta è appena iniziato e si concluderà all'inizio di dicembre con la sentenza. E' uno dei passaggi di una lettera che Filippo Turetta, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin scrive subito dopo l'arresto in Germania e prima del trasferimento in Italia (25 novembre del 2023). (TuttOggi)

Merito l'odio e il carcere a vita per l'omicidio di Giulia". "Non sono cattivo. (Virgilio)

Adesso sono nel carcere di Halle. La lettera di Filippo Turetta (Il Giornale d'Italia)

Non so se ho ancora il coraggio di guardarvi in faccia”. “Capirei e accetterei se voi voleste dimenticarmi e rinnegarmi come figlio, vi ho già causato troppo dolore e sarebbe probabilmente la scelta migliore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)