L'Italia di nuovo sotto attacco: hacker russi colpiscono i siti dei Ministeri e della Guardia di Finanza

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
EuNews INTERNO

Roma – Stamattina (18 febbraio) i siti governativi e militari italiani hanno subito un cyber-attacco proveniente dalla Russia, rivendicato su Telegram dal collettivo hacker NoName057(16). Gli attacchi sono cominciati già ieri quando il gruppo ha preso di mira servizi di trasporto locale e aereo e istituti bancari (tra cui Intesa San Paolo e Banca Monte dei Paschi di Siena), congestionando i siti web e rendendone impossibile l’accesso agli utenti. (EuNews)

Su altre testate

Il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha rivendicato per il terzo giorno consecutivo attacchi a siti italiani. «Stiamo schiacciando l'infrastruttura internet italiana», si legge in un post del gruppo su X, in cui gli hacker dichiarano di avere colpito i siti di Mediobanca, Nexi e di società legate all'industria delle armi, cioè Benelli Armi, Fiocchi Munizioni, Franchi e Danieli. (ilgazzettino.it)

Non sembrano fermarsi gli attacchi degli hacker russi in risposta alle parole del presidente Mattarella. (L'HuffPost)

Questa nuova iniziativa, sottolinea Red Hot Cyber, segna un’espansione della campagna di propaganda dell’organizzazione, che ora punta direttamente a reclutare seguaci in Italia. (ilmessaggero.it)

A quanto si apprende dunque, anche stamattina attacchi Ddos sono stati registrati a siti web istituzionali italiani, delle forze di Ci risiamo: dopo l'aggressione telematica di ieri (lunedì 17 febbraio ndr), continuano gli attacchi hacker degli attivisti filorussi. (Secolo d'Italia)

In questa nuova ondata risultano colpiti circa venti siti, tra gli altri quelli della Guardia di Finanza, dei carabinieri e di vari ministeri: Imprese e Made in Italy, Esteri, Economia, Infrastrutture e Trasporti, Sviluppo economico. (Corriere Roma)

Il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha rivendicato per il terzo giorno consecutivo attacchi a siti italiani. “Stiamo schiacciando l’infrastruttura internet italiana”, si legge in un post del gruppo su X, in cui gli hacker dichiarano di avere colpito i siti di Mediobanca, Nexi e di società legate all’industria delle armi, cioè Benelli Armi, Fiocchi Munizioni, Franchi e Danieli. (LAPRESSE)