Giovanna Pedretti, controlli di Google sulla recensione al ristorante. «Regolare il far west dei commenti sul web»

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La riuscita di un'attività dipende spesso dalla sua reputazione sul web. Una priorità di molti imprenditori, anche di Giovanna Pedretti. La ristoratrice era stata travolta dai dubbi sulla veridicità di una recensione a cui lei aveva risposto e dove un utente mostrava fastidio per la presenza nel suo locale, "Le Vignole", di gay e di un ragazzo disabile. La veridicità della recensione all'origine, pare, della tragedia è uno dei punti dell'inchiesta. (corriereadriatico.it)

Su altre fonti

L'autopsia, disposta dalla Procura di Lodi, è stata eseguita nell'Istituto di medicina legale di Pavia. (TGR Lombardia)

A maggior ragione perché, sempre stando al resoconto della ristoratrice che prima dell’alba di domenica si è tolta la vita nel Lambro, quell’uomo, del quale comunque Giovanna non aveva saputo fornire alcuna indicazione fisica, la scorsa settimana era tornato nella pizzeria di via XX Settembre nel paese di 13mila abitanti di Sant’Angelo Lodigiano. (Corriere Milano)

La procura della Repubblica di Lodi ha dato il nulla osta questa mattina per la restituzione ai familiari della salma di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di 59 anni trovata morta domenica scorsa nel Lambro a Sant’Angelo Lodigiano, si ritiene a seguito di un tragico gesto dopo aver subito due giorni di polemiche e attacchi su social e alcuni mass media per aver rilanciato su Facebook una recensione al suo ristorante che potrebbe essere stata falsa, in ipotesi per far conoscere ancora di più il suo locale come un ambiente in cui non si deve discriminare nessuno. (Il Cittadino)

Martedì l’affidamento dell’incarico a un Ctu per accertare la dinamica dell’investimento della 59enne di Casteggio da parte di una automobilista, indagata per omicidio stradale La Procura di Pavia vuole fare piena luce sul tragico incidente occorso il 6 gennaio scorso, alle 20.30, a Verzate Fumo, frazione del comune di Torricella Verzate, e costato la vita ad una appena cinquantanovenne di Casteggio, Maria Filia. (Sardegna Reporter)

Non aveva ammesso nessuna "truffa" o "inganno" sulla recensione omofoba e razzista. (Secolo d'Italia)

Come accadde in piena pandemia quando l’account Robert Bobby jr scrisse: «Pessima accoglienza…evitateli in quanto la maleducazione è di casa. Vero o falsa che fosse la tragica recensione antigay e anti disabili di un presunto commensale della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano, sicuramente quel testo rispecchiava il carattere della proprietaria, Giovanna Pedretti. (Open)