Mafia, indagato Pignatone. "Ha favorito i boss"
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La scena incredibile di due ex magistrati della Repubblica, due icone della lotta alla mafia, che si rifiutano di rispondere ai colleghi che li accusano di crimini vergognosi. Il primo era stato Gioacchino Natoli, già pm del pool Antimafia di Palermo, che il 5 luglio aveva fatto scena muta davanti al procuratore di Caltanissetta, Salvo De Luca, e ai suoi pm. La stessa scena si ripete ieri, quando a venire convocato a Caltanissetta è un personaggio ancora più maiuscolo: Giuseppe Pignatone, procuratore aggiunto a Palermo, poi procuratore a Roma, oggi presidente del tribunale vaticano. (il Giornale)
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Notizia in aggiornamento (Virgilio Notizie)
L'ex procuratore aggiunto di Palermo, poi procuratore a Reggio Calabria e a Roma, Giuseppe Pignatone è indagato a Caltanissetta nell'ambito dell'inchiesta sul presunto insabbiamento dell'indagine su "mafia e appalti", nel 1992. (Antimafia Duemila)
Giuseppe Pignatone, ex procuratore aggiunto di Palermo, poi procuratore a Reggio Calabria e a Roma, è indagato a Caltanissetta nell'ambito dell'inchiesta sul presunto insabbiamento dell'indagine su mafia e appalti nel 1992. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’inchiesta che sta conducendo la procura di Caltanissetta ci riporta indietro di almeno trentadue anni e — prescrizione a parte — ricolloca tutto nel nido di vipere a cui aveva accennato Paolo Borsellino dopo l’uccisione di Giovanni Falcone. (la Repubblica)
L’ex procuratore di Reggio Calabria e Roma Giuseppe Pignatone non ha risposto alle domande dei magistrati di Caltanissetta che lo hanno interrogato, come indagato, per l’insabbiamento dell’inchiesta mafia-appalti del 1992 quando l’ex magistrato era sostituto procuratore a Palermo (LAPRESSE)
Giuseppe Pignatone, uno degli ex magistrati più autorevoli e prestigiosi d'Italia, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta con l'accusa di avere insabbiato le indagini su mafia e appalti (sulle quali si erano concentrate le attenzioni di Paolo Borsellino) e di avere favorito (Secolo d'Italia)