Genova, soldi e appartamenti al superlatitante Bonavota, sotto indagine sei amici del boss 'ndranghetista

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L’indagine sulle coperture del superlatitante ’ndranghetista Pasquale Bonavota, arrestato nella cattedrale a Genova nella primavera 2023, arriva a un punto di svolta: sei perone sono sotto inchiesta per un sospetto favoreggiamento, nell’ipotesi che abbiano protetto il boss fra il capoluogo ligure e il Piemonte nei quattro anni antecedenti il blitz. Si tratta di Domenico Ceravolo, 47 anni, originario di Torino; Francesco D’Onofrio, 69 anni, di Vibo Valentia; Antonio Serratore, cinquantenne pure lui del Vibonese; Rocco Costa, 58 anni, di Vibo Valentia. (Il Giornale d'Italia)

Su altri giornali

1.05 Continuano le indagini sull'omicidio di Maria Campai, la donna uccisa a Viadana, in provincia di Mantova, nella giornata di giovedì 26 settembre. Gli inquirenti sono convinti che ad agire sia stato un ragazzo di 17anni con cui la 42enne aveva un appuntamento: i due avrebbero fatto sesso a pagamento, poi lui l'avrebbe uccisa. (Fanpage.it)

Avrebbe confessato parzialmente omicidio e movente il 17enne fermato con l’accusa di aver ucciso Maria Campai, la 42enne di origine rumena scomparsa il 19 settembre 2024 e ritrovata morta una settimana più tardi nel giardino di una casa abbandonata a pochi passi dal centro di Viadana, in provincia di Mantova. (il Giornale)

Il 17enne di Viadana avrebbe fatto una prima ammissione durante un primo interrogatorio con i carabinieri: "Volevo sentire cosa si prova ad uccidere". Sarebbe questa una prima spiegazione fornita dal giovane riguardo la morte della 42enne Maria Campai, trovata senza vita nel cortile di una villetta disabitata di via Monteverdi a Viadana, adiacente alla palazzina dove il 17enne abita con la famiglia. (Prima Mantova)

Maria Campai, gli allenamenti in palestra, la cena con i suoi: la vita "normale" del 17enne dopo l'omicidio

" Volevo scoprire cosa si prova ad uccidere ". Il ragazzo, che ora si trova nel carcere minorile Beccaria di Milano, è accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. (il Giornale)

"Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere». (Gazzetta di Parma)

Attraverso il suo smartphone, il giovane ha cercato «come strangolare una persona a mani nude», «quali punti del volto colpire per infliggere più danni» e «come neutralizzare un avversario sfruttando tecniche di arti marziali miste (MMA)», di cui era appassionato. (leggo.it)