Dal 7 ottobre al via vaccinazione antinfluenzale | Oggi Treviso | News | Il quotidiano con le notizie di Treviso e Provincia

In veneti la campagna vaccinale inizierà il 7 ottobre, anticipando l'avvio rispetto alle precedenti stagioni, sia contro l'influenza che contro il Covid. La campagna prende avvio iniziando, nella prima settimana, con l'offerta delle due vaccinazioni alle persone con più di 65 anni. Tutte le altre persone potranno vaccinarsi a partire dalla seconda settimana di ottobre, appena il vaccino indicato sarà disponibile. (Oggi Treviso)

La notizia riportata su altre testate

Il via libera, così come riporta il quotidiano Repubblica, si aspettava già da tempo. Proprio per quest’ultimo motivo nei magazzini delle regioni era arrivato già da un mese il nuovo vaccino Pfizer (Comirnaty JN. (iLMeteo.it)

26 SET Prima alle categorie a rischio e dal 4 novembre a tutti, 5-6 ottobre 'open day'. I vaccini saranno somministrati nei centri regionali, oltre che negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, e anche nelle farmacie convenzionate e in alcune strutture sanitarie accreditate. (Quotidiano Sanità)

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Al termine della prima fase, dal 4 novembre, la campagna sarà estesa a tutta la popolazione. (TGR Lombardia)

Martedì parte la campagna vaccinale gratuita, in questa prima fase rivolta alle categorie più a rischio. Dal 4 novembre, la vaccinazione sarà estesa a tutta la popolazione. Obiettivo: proteggere i cittadini dalle infezioni stagionali, in particolare influenzali. (La Provincia di Cremona e Crema)

Come anticipato, dal 1° ottobre sarà possibile accedere al portale dedicato (qui il link) e fissare un appuntamento. Verrà data la precedenza alle categorie a rischio: donne in gravidanza (in qualsiasi trimestre) e nel periodo postpartum (sei settimane successive al parto), persone a partire dai 60 anni di età (nati nel 1964 e precedenti); bambini e ragazzi dai 6 mesi fino ai 17 anni; persone a rischio per status o patologia, come indicato nella circolare ministeriale; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze; medici, personale sanitario e lavoratori in strutture sociosanitarie con contatti con il pubblico; forze di polizia, vigili del fuoco, protezione civile e personale scolastico (docente e non docente). (Corriere Milano)