IL VIDEO. Siria, Netanyahu: se legami del nuovo regime con Iran risponderemo

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il Dolomiti ESTERI

Tel Aviv, 10 dic. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito i nuovi governanti della Siria di non seguire le orme del precedente regime del presidente Bashar al-Assad e di permettere all'Iran di "ristabilirsi" nel Paese."Se questo regime permette all'Iran di ristabilirsi in Siria, o permetterà il trasferimento di armi iraniane o di qualsiasi altra arma a Hezbollah, o se ci attacca, risponderemo con forza, ed esigeremo un prezzo pesante", ha detto in una dichiarazione video da Tel Aviv. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altri media

"Oggi l'Idf ha completato la parte strategica centrale dell'operazione Hats Bashan (Fionda di Beshan) iniziata nella notte tra sabato e domenica, con la consapevolezza che il regime di Assad stava cadendo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

– L’inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria, Geir Pedersen, ha chiesto ad Israele di cessare le incursioni aeree e la presenza militare sul suolo siriano, in quanto violazioni dell’accordo fra i due Paesi del 1974. (Agenzia askanews)

L''esercito israeliano ha pubblicato diversi video che mostrano attacchi alla Siria, compreso il porto di Latakia. I filmati includono navi della marina e aerei dell'aviazione che, secondo l'esercito israeliano, hanno preso parte ai raid in Siria. (Il Sole 24 ORE)

La pioggia di missili dell'esercito israeliano contro le basi militari siriane dopo la presa del potere dei ribelli di Hts

L'esercito israeliano ha diffuso un filmato che mostra i reparti dei paracadutisti mentre entrano in Syria, dal lato delle alture del Golan dopo il crollo del regime di Assad. (la Repubblica)

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto sapere che l'IS avrebbe cercato di usare il periodo di transizione per ristabilire le sue attività in Siria. Non è un mistero che gli USA guardino con sospetto al movimento HTS, inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche, ma soprattutto al leader Abu Mohammed al-Jolani, ex jihadista designato dal Dipartimento di Stato americano come «terrorista globale». (Corriere del Ticino)

Le immagini mostrano i bombardamenti aerei condotti dall’esercito israeliano contro i principali siti militari in Siria. Secondo le informazioni diffuse dall’Osservatorio, l’Idf avrebbe preso di mira depositi di armi, aeroporti e basi navali (in particolare nel porto di Latakia) dopo il rovesciamento del regime di Assad ad opera dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham. (Corriere TV)