Strage a Nuoro, l'esito delle autopsie: cosa è emerso. Gli interrogatori del fidanzato di Martina e dei sopravvissuti: «Urlavano tutti»

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Ponte sullo Stretto

Indagini top secret, interrogatori, dolore e sgomento. A Nuoro c'è attesa per i funerali (martedì primo ottobre) delle vittime della strage familiare compiuta la mattina del 25 settembre scorso da Roberto Gleboni. L'uomo, operaio forestale di 52 anni, ha ucciso la moglie e due figli, ferito il terzo figlio 14enne, ammazzato un vicino di casa e ferito l'anziana madre, prima di togliersi la vita. Domenica 29 settembre il medico legale Roberto Demontis ha completato le cinque autopsie all'ospedale Brotzu di Cagliari, con l'esame degli ultimi due corpi: quello della moglie Maria Giuseppina Massetti, di 43 anni, e del figlio Francesco, di 10. (leggo.it)

Su altre fonti

Un 32enne, già noto alle Forze di Polizia, è stato arrestato dai Carabinieri della locale Stazione, coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Anagni, per aver picchiato brutalmente la sua compagna convivente colpendola con calci e pugni, davanti ai figli minori della coppia. (Frosinone News)

Per i figli, Martina di 25 anni, Francesco di 10 e per il vicino Paolo Sanna di 69 - che si trovava per sbaglio sul pianerottolo al passaggio di Gleboni- il proiettile sarebbe stato solo uno, alla testa. (Il Giornale d'Italia)

Il dottor Roberto Demontis ha effettuato l’esame degli ultimi due corpi al Brotzu di Cagliari: quello di Giusi Massetti, di 43 anni, e di Francesco, di 10, rispettivamente moglie e figlio minore di Roberto Gleboni: l’uomo, operaio forestale di 52 anni, che ha ucciso loro due, la figlia maggiore Martina di 25 anni, ferito il terzo figlio 14enne, ammazzato un vicino di casa e ferito l’anziana madre, prima di togliersi la vita. (SardiniaPost)

Strage di Nuoro, il 14enne unico sopravvissuto: «Dov'è il mio fratellino?». La nonna: «Non può leggere i social, va tutelato»

L’esame autoptico effettuato dal medico legale Roberto Demontis all’ospedale Brotzu di Cagliari, ha infatti rivelato che Roberto Gleboni ha esploso quattro colpi di pistola contro Giusi Massetti, tutti indirizzati alla testa e al volto. (La Nuova Sardegna)

Lui, che ha 14 anni, è l’unico sopravvissuto e anche l’unico testimone oculare. La mattina però sono state le urla a svegliarmi. (Corriere della Sera)

Ma lui ancora non lo sa, né che il padre si è tolto la vita, né che il fratello di 10 anni è poi morto in ospedale qualche qualche ora dopo la mattanza di quel maledetto 25 settembre. Il 14enne è rimasto ferito nella mattanza in cui il padre Roberto Gleboni, operaio forestale 52enne, ha ucciso a colpi di pistola la mamma Giusi Massetti, i due fratelli Martina e Francesco, il vicino di casa Paolo Sanna e ha ferito la nonna prima di suicidarsi. (ilgazzettino.it)