I dazi di Trump spaventano l'economia dell'Ue: Volkswagen e Stellantis in calo
I titoli delle case automobilistiche europee hanno subito un duro colpo martedì, dopo che il presidente eletto degli Stati Uniti ha minacciato di imporre dazi a tappeto su Cina, Messico e Canada PUBBLICITÀ Nella tarda mattinata di martedì, le azioni del gruppo tedesco Volkswagen sono scese del 2,26 per cento a 80,40 euro, mentre quelle di Stellantis sono calate del 4,54 per cento a 12,24 euro, dopo che la proposta di Donald Trump di imporre dazi su Cina, Messico e Canada potrebbe colpire gli affari in Europa (Euronews Italiano)
La notizia riportata su altre testate
. Lo ha detto la presidente messicana Claudia Sheinbaum, replicando a Donald Trump che minaccia di imporre dazi del 25% sulle importazioni dal Messico, leggendo davanti ai media una lettera che invierà oggi al presidente eletto americano. (Tiscali Notizie)
Lunedì sera, con un doppio post su Truth, il presidente-eletto ha dato una scossa globale – per i mercati e gli equilibri geopolitici diventati con la sua vittoria del 5 novembre meno solidi – dicendo che avrebbe imposto dazi del 25% a tutte le merci provenienti da Canad… «La parola più bella del dizionario è dazi» disse Donald Trump a metà ottobre intervento al Chicago Economic Forum. (La Stampa)
In flessione Parigi (-0,87%), Francoforte (-0,56%) e Londra (-0,4%). Resta alta l'attenzione sulle tensioni geopolitiche, in particolare sul conflitto tra Russia e Ucraina. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump come promesso annuncia che imporrà nuovi dazi sulle importazioni da Messico, Canada e Cina. Ma soprattutto ha riacceso i timori per l’impatto che le tariffe potrebbero avere anche sull’industria europea e sui prodotti del made in Italy. (ilmessaggero.it)
Con il ritorno di Donald Trump, la Cina si prepara a una nuova guerra commerciale con gli Stati Uniti, che secondo Pechino «non avrà vincitori». Bala Ramasamy, noto economista e preside associato della China Europe International Business School (con sede principale a Shanghai), spiega quello che può succedere tra le due grandi… (La Stampa)
Il leader repubblicano ha preannunciato tariffe del 25% sull’intero import da Messico e Canada, due grandi alleati e partner. E un’ulteriore misura per colpire la Cina, il principale rivale strategico: un ulteriore aggravio del 10% da sommare a ogni «tariffa addizionale» e di sicuro ai dazi medi del 15% già in vigore dagli anni della sua prima amministrazione. (Il Sole 24 ORE)