(Dis)ordine pubblico, il prezzo più alto lo pagano i poliziotti (di M. Montebove)
Prima a Bologna, poi Torino: ancora una volta i problemi di ordine pubblico hanno messo a dura prova la professionalità delle poliziotte e dei poliziotti. Chi aggredisce un lavoratore in divisa è dalla parte del torto e le violenze vanno sempre condannate. Occorre però interrogarsi sulle responsabilità che questi eventi sollevano. A Bologna l'improvvida presenza di gruppi neofascisti e di estrema destra ha costituito una evidente provocazione e ha contribuito ad alzare la tensione. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. PlayStop Musiche dal mondo di venerdì 15/11/2024 Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. (Radio Popolare)
Città teatro della protesta degli studenti, ma anche – e soprattutto – della feroce polemica politica che si è scatenata quasi contemporaneamente alle manifestazioni del "No Meloni Day" i cui gesti simbolici (le foto dei rappresentanti del governo macchiati di sangue, ma non solo) sono stati considerati "violenti" dalla maggioranza di governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A Palazzo Civico da tempo immemorabile non c’è una presa di distanza culturale dagli estremismi facinorosi e violenti di quella che rimane comunque una minoranza, seppur rumorosa, prepotente, facinorosa. (Liberoquotidiano.it)
Gli scontri di Torino, con la bomba artigianale lanciata contro la polizia; il tono generale di odio e violenza; l'impropria sovrapposizione per cui il diritto alla protesta viene utilizzato come salvacondotto per qualsiasi eccesso. (Secolo d'Italia)
La violenza è intollerabile, così come la strumentalizzazione politica della violenza che non dovrebbe fare nessuno, in particolare modo chi ha responsabilità di governo. Roma, 15 nov. (Tiscali Notizie)
La piazza di Torino di questa mattina per il No Meloni Day è stato solo l'ennesimo pretesto di guerriglia urbana per i centri sociali. (il Giornale)