Gli sfollati di Beirut incollati alla tv. Tifo da stadio per l’attacco

Mani nei capelli, tifo da stadio, invocazioni ad Allah. La parte di Beirut che vive nella paura da settimane esulta a ogni ordigno iraniano che si abbatte su Tel Aviv. Sono le 19.45 nella capitale libanese, di ritorno dal sud uno dei primi bar che incontriamo fuori dalla superstrada è gremito come se stessero trasmettendo la finale dei mondiali. Gli occhi fissi sul televisore, il fiato sospeso quando le scie dei missili degli Ayatollah appaiono sul cielo della capitale israeliana. (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

Dopo ore di tensione e attesa, l'attacco dell'Iran è scattato. Ampiamente annunciata, una prima raffica di almeno 102 missili è stata lanciata dall'Iran verso Israele, seguita poche ore dopo da una seconda. (Avvenire)

Le operazioni «limitate per distruggere l'infrastruttura di Hezbollah che potrebbe essere utilizzata per minacciare i cittadini israeliani» sono «in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili nelle loro case in sicurezza». (Corriere della Sera)

Un botto dietro l'altro anche al centro di Israele. Le radio e le tv, il fronte interno che manda messaggi sui telefonini raccomanda di restare vicini ai rifugi: ma tutti sono tranquilli e decisi, come richiedono i leader militari e politici. (il Giornale)

Macron: la Francia ha mobilitato due forze contro minaccia Iran

Bisogna che tutti quanti, anche l'Iran, si assumano le proprie responsabilità per evitare una escalation" Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando l'attacco dell'Iran a margine di un incontro a Genova. (il Dolomiti)

Almeno 180 missili balistici e da crociera sono stati lanciati dall'Iran verso Israele. Sirene d'allarme da Gerusalemme a Tel Aviv, cittadini invitati a recarsi immediatamente nei rifugi. L'attacco è finito dopo circa un'ora: una sola vittima, è un palestinese. (Fanpage.it)

Macron ha chiesto che "Hezbollah cessi le sue azioni terroristiche contro Israele e la sua popolazione", ricordando che la Francia è "impegnata per la sicurezza" dello Stato ebraico. Lo ha dichiarato l'Eliseo, in un comunicato diffuso al termine di un consiglio di difesa. (Il Piccolo)