Tutti gli alias di Messina Denaro, scoperte 15 identità false del boss
Le indagini sulle cure durante la latitanza e le perquisizioni a Villa Sofia e al Civico PALERMO – Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (Livesicilia.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nelle migliaia di documenti trovati nei covi di Matteo Messina Denaro e nelle abitazioni dei suoi fedelissimi i magistrati della Dda di Palermo hanno isolato una quindicina di nomi che il superlatitante avrebbe utilizzato nei suoi 30 anni di latitanza. (LAPRESSE)
Non solo quella oncologiche ma anche quelle oculistiche. Andrea Bonafede era solo una delle identità utilizzate da Matteo Messina Denaro per accedere al sistema sanitario nazionale. (Il Fatto Quotidiano)
La Dda del capoluogo siciliano ha condotto le operazioni per scoperchiare la rete di connivenze che ha permesso la latitanza trentennale del boss (Open)
Entrambe firmate da un noto oculista di Palermo, primario all’ospedale Civico del capoluogo siciliano con un passato al reparto Oculistica di Villa Sofia. (Grandangolo Agrigento)
Proseguono le indagini sulle coperture e l’aiuto ricevuto dal boss Matteo Messina Denaro, morto nel settembre scorso, durante la sua latitanza. Sono in corso perquisizioni negli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle coperture di cui ha goduto mentre di nascondeva. (Il Fatto Quotidiano)
Entrambe firmate da un oculista molto noto a Palermo, il dottore Antonino Pioppo, 69 anni, dal 2019 primario all’ospedale Civico del capoluogo siciliano, ha diretto anche il reparto Oculistica di Villa Sofia (La Repubblica)